Questa nuova rubrica riguarda le città in cui siamo nati o dove abbiamo trascorso gran parte della nostra vita.
Probabilmente ognuno di noi ama il luogo in cui è nato perché ci è vissuto più a lungo o perché l’ ha trovata più conforme al proprio stile di vita. Ho chiesto quindi ai lettori di dol’s di parlarne escludendo le partigianerie, ed ho scoperto molti tratti interessanti che portano in luce aspetti spesso ignorati dalle guide turistiche li tralasciano o omettono.
Io sono di Bari però ho vissuto in tutta Italia con i miei genitori e questo mi ha aiutato a valorizzare quasi tutte le città che ho visitato e che alla fine hanno lasciato uno segnp profondo nel mio cuore.
Però la città che amo di più è quella in cui vivo ormai da quasi 40 anni, Milano e che considero la mia patria adottiva. Quindi una città lombarda vista con gli occhi di una pugliese/ barese.
Milano non è amata da tutti perché è una grande città con tante esigenze, tante opportunità, ma che ha anche tanti costi che spingono i nuovi arrivati nelle periferie.
Io sono arrivata a Milano molti anni fa, quasi 40 , e la città era molto diversa da come è oggigiorno. Ma io l’amavo lo stesso anzi l’amavo di più perché era una città che aveva posto per tutti.
Quando sono giunta era la Milano da bere da una parte ma dall’altra parte era anche la Milano del terrorismo. Per esempio quando andavi nei ristoranti (molto pochi rispetto ad oggi) ti chiudevano dietro la porta a chiave perchè era pericoloso l’arrivo di clienti non attesi. Non dovevi quindi fare la coda come oggi per arrivare nei ristoranti più importanti e rinomati (per non parlare delle pizzerie, sempre frequentatissime )
Ma io di che cosa voglio parlare di questa mia Milano? Non voglio narrarvi della città modaiola o della città piena di ristoranti e di tanto altro, mai della città con una forte propensione culturale. La città meneghina è diventata oggi anche meta turistica grazie ai molti musei e mostre che la popolano e arricchiscono. Vicino ad un polo museale ed una mostra poi c’è quasi sempre un caffè o un cocktail bar.
Comincerò però a illustrarvi non le grandi mostre come quella del palazzo Reale che molti adesso conoscono ed è un punto di aggregazione museale o del Museo del Novecento ma parlerò invece dello spazio in via Procaccini, la Fabbrica del Vapore che forse molti non hanno ancora visitato perché lontano dal centro storico e tuttavia molto interessante.
2 commenti
Ottima motivazione per parlare di Milano, della MIA Milano. Fui tra i protagonisti della “Milano da Bere”, quella cioè della pubblicità, ma se ne è parlato anche troppo. <3 Grazie Caterina
La milano da bere ci piaceva tanto ma poi arrivò tangentopoli e la milano da bere fini nel peggiore dei modi…