L’associazione TerraLab ETS promuove stili di vita sostenibili sia attraverso il coinvolgimento attivo della comunità sul territorio sia attraverso l’implementazione di iniziative digitali, per generare un impatto positivo e contribuire a uno sviluppo sostenibile per le persone e per il Pianeta che ci ospita.
L’associazione persegue i propri fini attraverso la realizzazione di attività e progetti volti a coinvolgere e sensibilizzare le persone.
Un aspetto cruciale è il dialogo con gli altri stakeholder che rivestono un ruolo chiave nel contribuire a uno sviluppo sostenibile: persone, settore privato, enti e istituzioni del territorio. Solo lavorando in maniera sinergica, in un’ottica di co-progettazione, è possibile generare un impatto reale e dare vita a un cambiamento positivo – per le persone e per il Pianeta che ci ospita – che sia duraturo nel tempo.
L’associazione nasce a Milano nel 2019 dall’iniziativa di 7 donne, con l’intento di sensibilizzare le persone all’importanza di adottare buone pratiche di sostenibilità e all’economia circolare come strumento di sviluppo sostenibile per diventare consumatrici e consumatori responsabili.
il 16 giugno hanno lanciato il festival Riverberi
Festival della Sostenibilità e della Consapevolezza una giornata per seminare il cambiamento, generare un impatto positivo e, come un’eco, diffondere il cambiamento.
Una giornata che fa bene alle persone e al Pianeta.
Abbiamo voluto intervistare una delle sette fondatrici Laura Zunica che l’hanno aperta a Milano
Quali quali sono i settori in cui si può parlare di sostenibilità?
La sostenibilità è applicabile a qualsiasi settore della vita: in termini ambientali significa consumare le risorse in maniera responsabile e non eccessiva (consentendone la rigenerazione) e in virtù di questo l’economia circolare è la risposta più adatta. In ambito sociale la sostenibilità è legata all’effettivo rispetto dei diritti umani: dalla dignità alla parità di genere a un salario dignitoso.
Riverberi, il festival da voi organizzato, si è chiuso di recente: Perché fare un festival?
Chiunque abbia la possibilità – e in questo momento storico la responsabilità – di contribuire a uno sviluppo sostenibile
Quanto è importante che anche la moda sia sostenibile?
La moda è uno dei settori più impattanti in assoluto, soprattutto nella società dei consumi. Per parlare di questo tema non bastano poche righe, ma ci vorrebbe un’approfondimento esaustivo esclusivamente ad esso dedicato: suggeriamo di cuore la visione del documentario del 2015 di Andrew Morgan “The True Cost”.
Cosa vuol dire femminismo intersezionale?
Il femminismo intersezionale e rappresenta uno strumento chiave di lettura per tutte le discriminazioni sociali sottese all’essere donna, aiutando a ridefinire gli spazi di azione. Il termine intersezionalità (coniato da Kimberlé Crenshaw) concettualizza l’interconnessione fra le varie oppressioni che interessano le categorie culturali usate per definire gli individui (genere, classe, età, etnia, provenienza geografica).
Una donna nera, per esempio subisce più discriminazioni di una donna bianca. Una donna lesbica subisce più discriminazioni di una donna eterosessuale: e così via. Le discriminazioni creano intersezioni l’una con l’altra e questo è un grave ostacolo al raggiungimento di una parità di genere. La parità di genere è collegata profondamente alla sostenibilità tant’è che rientra tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il n. 5