Madame Clicquot, “Grande Dama dello Champagne”. film diretto dall’inglese Thomas Napper di 54 anni, è ambientato in Francia durante le guerre napoleoniche, e racconta la vera storia della donna che ha sviluppato e commercializzato uno degli champagne più famosi e venduti al mondo Barbe-Nicole Ponsardin, interpretata dalla stupenda attrice americana Haley Bennett di 36 anni, dalla pelle bianca come la neve e le labbra rosse come fragole.
La Cometa è il nome che Madame Clicquot diede al suo champagne con piccole bollicine, che sorprese il mondo e ancora sorprende sul mercato internazionale.
Un film in B/N grazie ai costumi di Marie Fremont che spiccano sui colori dei vigneti e dei fiori nella valle dei Clicquot.
I primissimi piani della bella Barbe-Nicole con il suo Francois e successivamente con l’altrettanto amato Louis Bohne, già amico di suo marito e distributore di vini, che nonostante tutto rifiutò di sposare con un secco NO davanti alla corte che voleva condannarla perché imprenditrice donna, e Bohne sposandola e prendendo il suo posto di imprenditore dal suo punto di vista patriarcale l’avrebbe redenta.
NO rispose lei. E non si risposò mai. Continuò ad Essere la “Grande Dame dello Champagne”
A soli vent’anni Barbe-Nicole divenne Madame Clicquot, in seguito al matrimonio combinato con il rampollo di una famiglia di produttori di vino, François (Tom Sturridge).
Ma tra i due sboccia un grande amore.
François muore prematuramente, lasciando la moglie e la loro figlia, Clémentine.
Da sempre Barbe-Nicole è stata affascinata dagli esperimenti vinicoli dell’eccentrico marito e, dopo la sua morte, decide di far avanzare le teorie raccolte da lui.
Scrive tutto su dei quaderni che Francois le ha regalato e tiene il diario di tutto quello che si dicono, che pensano e che amano.
A 27 anni, ormai vedova, prova in tutti i modi a proteggere l’eredità della sua famiglia, sfidando gli uomini, a cominciare dal suocero e lo stato, decisi a privarla di tutti i suoi vigneti.
La vedova si dedica allo studio teorico della chimica del suolo, della configurazione delle viti e delle tecniche rivoluzionarie di imbottigliamento.
È così che Barbe-Nicole scommette tutto sul raccolto di uva e sulla sua miscela di spumante, mentre le stagioni si alternano capricciosamente e la concorrenza di Monsieur Moët che le sta col fiato sul collo.
Come se non bastasse, la vedova sfida anche il Codice napoleonico del 1804, secondo il quale era proibito alle donne gestire attività commerciali.
L’unica possibilità che ha Barbe-Nicole Ponsardin è riuscire nella sua impresa o perderà definitivamente tutto…
Un film nel quale la campagna e la terra, le viti e la vendemmia, assumono rilevanze speciali e metaforiche; in cui l’alternarsi delle stagioni ha un senso profondo; nel quale gli ideali romantici sono incarnati dall’indole inquieta e tormenta passa per un doppio piano, quello legato alla vinificazione e agli affari, e quello che racconta invece la sua storia sentimentale: col marito prima e, poi divenuta vedova, col distributore dei suoi vini, Louis Bohne.
Questa è a storia vera della giovane donna che, sfidando la società patriarcale d’inizio Ottocento e il codice napoleonico, ha preso in mano un’azienda vinicola e creato uno degli champagne più celebri di sempre.
Adriana Moltedo
Esperta di cinematografia con studi al CSC Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Ceramista, Giornalista, Curatrice editoriale, esperta di Comunicazione politico-istituzionale per le Pari Opportunità. Scout.