Olivia Crosio vive a Milano, dove lavora come traduttrice (tra gli altri, del Diario di Bridget Jones e di autrici come Fannie Flagg, Cecelia Ahern, Anne Fine).
Ha scritto molti libri È autrice di romanzi Young Adult, tra cui ricordiamo: Solo in città (Fanucci 2007), Giulio e il colore dei baci (Fanucci 2009), La felicità non fa rumore (Giunti 2015), Un amore incosciente (Feltrinelli 2017), Quando mi sei accanto (DeA Planeta Libri 2018). Ha scritto anche un manuale per traduttori, Incatenati alla tastiera. Manuale di sopravvivenza per traduttori (Editrice Bibliografica 2017). Ha scritto anche La mentalità della sardina nel quale Olivia Crosio sceglie una protagonista sessantenne, con un marito in pensione, che una mattina decide di partire facendo il cammino della Via Francigena…
L’ultimo libro è invece Josh in fuga (Un tardo pomeriggio d’inverno, da un’imprecisata fermata di metropolitana sbuca un uomo in jeans e giubbotto di pelle. In tasca non ha né soldi né documenti, ma sembra avere un obiettivo ben preciso:…)
Olivia quali sono le tue passioni oltre scrivere?
Le mie passioni. Camminare: in montagna ma anche in città, quando non posso fare altro. Ovunque io sia, esploro a piedi. Mentre vado, di buon passo e preferibilmente sola, se riesco a prendere un bel ritmo sento la mente svuotarsi e riposare. Dopo, è pronta per essere riempita di nuove idee. Scrivere: ho scritto diversi romanzi, l’ultimo è uscito il 13 settembre e s’intitola “Josh in fuga”. È il mio momento di libertà, posso dire quello che voglio e come voglio. Leggere: per imparare a scrivere bisogna leggere, ed è qualcosa che faccio fin da bambina, perché un buon libro fa uscire dalla realtà nei momenti in cui se ne ha bisogno. Il mio momento preferito per leggere è la sera prima di dormire, proprio per questo.
Quali attività hai svolto in passato?
Il mio lavoro è sempre stato quello di traduttrice di narrativa. Un lavoro bellissimo, che mi ha permesso di conoscere a fondo i meccanismi del raccontare. Ho incontrato personaggi geniali, come Bridget Jones e Idgie, una delle protagoniste di “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop”. Ho sempre amato anche lo sport, però, perché a un lavoro così sedentario e impegnativo va abbinato qualcosa che porti fuori di casa, all’aperto (non mi piace andare in palestra). Sono maestra di sci, anche se non insegno più da molti anni, e di sci nautico. Per qualche anno mi sono dedicata alla corsa su strada e al trail running. Adesso pratico più che altro il fondo e lo sci alpinismo, cammino ogni volta che posso e vado un po’ in bicicletta. Tutto a livello amatoriale, ma dopo che mi sono mossa sto meglio sia fisicamente che di testa.
E adesso cosa ami maggiornente fare?
A questa domanda ho già in gran parte risposto, ma mi sento di aggiungere una sciocchezza: mi sono messa a lavorare compulsivamente all’uncinetto! Siccome guardare la TV mi annoia, la sera, se non ho di meglio da fare, “ascolto” un film facendo amigurumi. È un ottimo antistress. Ho scoperto che fanno corsi di maglia e uncinetto anche nei reparti oncologici degli ospedali, e posso assicurare funziona. Del resto il lavoro manuale è il migliore degli antistress, soprattutto se si fa un lavoro mentale al pc.
Alla fine una domanda impertinente. Sei sposata ed hai figli?
Sono sposata da tantissimi anni e ho due figli ormai adulti, che vivono fuori casa. Due maschi. Il matrimonio è un lavoro, a volte fa bene “andare in ferie” prendendosi qualche giorno per sé uno da una parte e l’altro dall’altra, ma tutto sommato per me il bilancio è stato positivo.