La navigazione e, quindi, la marineria hanno interessato storicamente soprattutto l’emisfero maschile e anche oggi i numeri dei velisti, dei marinai, degli armatori e dell’occupazione nella nautica vedono una netta prevalenza di uomini sulle donne. Nonostante ciò non mancano riferimenti a storie femminili di donne che il mare e la navigazione l’hanno nel sangue. Come nel caso di Michela Fucile.
Michela, cresciuta a Viareggio, ultima di tre figlie femmine, decise di studiare nell’Istituto Tecnico Nautico, con l’ambizione di diventare capitano di lungo corso. Per arrivare poi a dirigere la Yacht Broker Srl, la prima società a guida femminile in ambito nautico..
Il tuo amore per il mare e le imbarcazioni da cosa è nato?
Il mio amore per il mare è innato ed è stato anche tramandato, in quanto il lavoro di mio padre Michelangelo si svolgeva nel porto di Viareggio sulla banchina denominata “Sporgente Fucile”, ora intitolata ad Adone Sani.
Il tuo è un mestiere più da uomo che da donna. Immagino che molti te lo abbiano detto.
Questo lavoro agli inizi non era considerato nella valenza e nel valore che oggi ha assunto, come parte integrante di una filiera virtuosa e sempre di più fondamentale per il comparto del turismo, anzi era considerato marginale e di poco conto, ma come mi hanno insegnato i miei genitori, la caparbietà e l’amore per il nostro lavoro mi ha portato a svolgere ruoli per la Confartigianato Imprese Lucca, che mi hanno permesso di far conoscere anche in alcuni luoghi istituzionali la tipologia così particolare che è il mondo delle strutture dedicate alla nautica.
Che studi hai fatto?
La passione per le imbarcazioni e il mare ha caratterizzato il mio percorso di studi: ho frequentato l’Istituto Tecnico Nautico dal 1975 al 1980 (anno del diploma). Ho lavorato con mio padre sulla banchina come “ormeggiatore”, imparando e acquisendo “skills” che mi hanno aiutato ad arricchire la mia esperienza lavorativa/familiare.
Le mie due sorelle invece non hanno mai manifestato interesse per questo lavoro. Solo dopo che mamma è mancata sono entrata a far parte dei soci della Yacht Broker srl, (nata nel 1964) ma le decisioni e la conduzione dell’azienda sono rimaste nelle mie mani per volontà dei miei genitori.
Lo Yacht Broker srl, è stata fin dalla sua nascita a dirigenza al femminile, nonostante la particolarità del lavoro che svolgiamo (accoglienza turistica per megayacht), non c’è mai stata una vera e propria differenza di quello che si definisce di genere, proprio la modernità mentale e culturale dei mie genitori, non mi ha mai fatto sentire di meno di un uomo.
Nel 2006 mia madre, anima e cuore della società, dopo avermi guidato nel settore amministrativo, mi cedette il controllo dell’azienda.
Ed i tuoi 4 figli lavorano con te?
Il mio ruolo è cambiato quando è nato mio figlio più grande Maurizio e mio marito Stefano mi ha affiancato nel lavoro di banchina, mentre io ho iniziato il mio percorso nell’amministrazione della società insieme a mia madre Leila.
Dopo Maurizio sono nati altri tre figli, Alessandro, Federico e Gabriele; fatta eccezione per Gabriele, i miei ragazzi hanno come me vissuto l’azienda come parte integrante della famiglia e appena terminati gli studi sono entrati a lavorare a fianco di mio marito Stefano che dal 2000, quando è venuto a mancare mio padre, ha assunto il ruolo di coordinatore agli ormeggi, fino al 2021, giorno del passaggio generazionale ai nostri figli al parte operativa. i ragazzi hanno ruolo ben distinti e sono formati ad hoc.
Maurizio ha il ruolo di coordinatore agli ormeggi; Alessandro oltre ad essere ormeggiatore, si occupa della qualità e sicurezza dell’azienda e progettazione di House Boat; Federico ormeggiatore e marketing della società, a loro nel 2008 si è aggiunta Monica Bertacca, con il ruolo di interprete e si occupa dell’accoglienza a comandati e/o armatori stranieri, inoltre come operatore turistico, può proporre alla clientela che lo richiede pacchetti turistici per visitare il nostro territorio.
E’ il luogo dove la famiglia si lega fortemente al lavoro, fatto di rapporti tra clienti/proprietari di imbarcazioni, che si è fidelizzata negli anni e che ha portato nel 1964 alla nascita della Yacht Broker srl, ora alla terza generazione.
Nonostante gli sudi nautici ti sei anche laureata?
Nel 2012 tra un impegno lavorativo e familiare sono riuscita a realizzare un sogno rimasto nel cassetto, laurearmi, non in giurisprudenza come era nei miei sogni di ragazza ma in storia contemporanea con una tesi dedicata alla struttura portuale, con una parte economica riferita ai megayacht e alla fine un capitolo dedicato alla storia della banchina, ma soprattutto alla storia d’amore dei miei genitori e l’amore che hanno messo nel creare un lavoro così particolare che negli anni ’50 non era classificato e menzionato nemmeno nel codice della navigazione.
La laurea è stato l’ultimo regalo a mia madre che è mancata 5 giorni dopo.
Oggi comunque sei impegnata su diversi fronti….
Sì , sono Presidente Confartigianato Imprese Lucca; vice presidente Confartigianato regionale politiche della costa e infrastrutture e territorio; presidente provinciale e regionale della nautica Confartigianato; membro del CDA di ASSONAT; socio fondatore di NA.VI.GO. e membro del suo CDA dal 2012; socia e past president di WISTA Italy, l’associazione internazionale che riunisce le donne dello shipping di tutto il mondo. Lamia devozione al mare mi spinge ad intraprendere nuovi ruoli con la speranza di preservare il patrimonio lavorativo e continuare a crescere.