di Danila Baldo
Dopo la visita alla residenza per artiste/i di via Farini 35, che potete leggere qui, abbiamo raggiunto l’Archivio Viafarini, alla Fabbrica del Vapore in via Procaccini, sempre a Milano.
Ci ha accolte Rebecca Agnes, che ci ha illustrato la prosecuzione del suo lavoro artistico, La città di chi?, progetto con cui ha intrecciato un rapporto con Toponomastica femminile. Rebecca ha iniziato a narrare la città di Milano e le impronte lasciate dalle donne nelle sue strade, realizzando mappe/camminate alla ricerca dei toponimi femminili, nel centro e nel nord-ovest della città.
Il progetto prosegue ora estendendo sempre di più lo sguardo in nuove cartografie di grande formato, che illustrano il nord-est ed il sud di Milano. Le mappe verranno rielaborate in un secondo tempo in una serie di disegni di piccolo formato in bianco e nero.
Questa la descrizione del suo lavoro, come ci viene presentata da Rebecca: «La terza mappa/camminata inizia di fronte alla seconda statua dedicata ad una donna di Milano, Margherita Hack, realizzata da una artista contemporanea, Sissi. Dalla università statale, attraversa il quadrilatero del silenzio, si dirige verso porta Porta Venezia per ridirezionarsi verso sud e concludersi a Corvetto. Sulla strada incontriamo scrittrici, patriote, attrici, regine e benefattrici. Esemplare il caso di Laura Ciceri Visconti, fondatrice del Fatebenesorelle, che nel momento che ha accolto nei suoi spazi il coevo Fatebefratelli, il nome é stato sovrascritto, ed oggi é conosciuto solo nella sua declinazione maschile. Ad accompagnarmi il profumo dei gelsomini della tarda primavera, e fioriture inaspettate di malve fra i binari del tram.
La quarta mappa inizia dall’unica fermata metropolitana dedicata a una donna, Veronica Gambara: percorriamo un semicerchio a ovest di Milano dirigendoci a sud-est, in una giornata autunnale ancora calda, seguita da scoiattoli bruni nei giardini di case e scuole. Qui incontriamo alcune scrittrici, artiste, nobili, fra le ultime fioriture della lavanda e quartieri periferici fatiscenti e o in ricostruzione. Molti cantieri si affacciano su strade a percorrenza veloce e i ponti sui navigli.
Ricordiamo che ancora in tempi recenti, Gae Aulenti é ricordata come architett-O.
C’è anche il caso strano della targa per il memoriale di Madre Cabrini di fronte alla stazione centrale, che ricorda come la missionaria ed educatrice da quel luogo abbia preso il treno che la ha portata in luoghi lontani: peccato che la stazione centrale ai suoi tempi ancora non esistesse!!!
Chiediamo ora a Rebecca quali prospettive future ha davanti: «Concluse le mappe delle camminate, il prossimo passo sarà quello di ridisegnarle in un formato A5 per poterne fare una edizione. Un libro, come una guida della città di Milano fra ricerca storica, estetica di strada, stratificazione urbana e memorie personali. Per questo, dopo aver terminato le tavole di disegni che saranno circa 200, devo ancora trovare una casa editrice.
Dai miei peregrinaggi fra le strade milanesi si é evoluto anche il progetto Sputiamo su Lodovico, organizzato in concomitanza alla mostra personale Nubicuculia a cura di Giulio Verago per Edicola Radetzky, in collaborazione con Viafarini. Il Lodovico del titolo si riferisce a quel Lodovico da Settala medico, a cui una via a Milano è dedicata. Egli prese parte attiva nel processo per stregoneria a Caterina (de) Medici, accusata di aver fatto un maleficio al Senatore Melzi. L’idea centrale della camminata è quella di portare in una processione laica i nomi delle persone bruciate per stregoneria al Broletto, alla Vetra e a Santo Eustorgio (luoghi delle esecuzioni) di cui siamo a conoscenza.
Un altro prossimo progetto sarà una residenza ad Alvisopoli, dal nome Ideal City, a cura di Penzo+Fiore. L’idea centrale del nuovo progetto é di interrogarsi su come potrebbe essere oggi una città ideale e su come poter coabitare in modo sostenibile con altre specie animali e non».
Ringraziamo Rebecca per il tempo che ci ha dedicato — e per il graditissimo the rinfrescante, realizzato artigianalmente con i tigli della Fabbrica del Vapore.
In copertina: L’Archivio Viafarini alla Fabbrica del Vapore di Milano. Foto di Danila Baldo.
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Articolo di Danila Baldo
Laureata in filosofia teoretica e perfezionata in epistemologia, già docente di filosofia/scienze umane e consigliera di parità provinciale, tiene corsi di formazione, in particolare sui temi delle politiche di genere. Giornalista pubblicista, è vicepresidente dell’associazione Toponomastica femminile e caporedattrice della rivista online Vitamine vaganti.