Hugh Grant e Renée Zellweger ancora una volta insieme sul set di Bridget Jones: Mad About the Boy, storia tratta dal romanzo di Helen Fielding, diretto da Michael Morris.
L’attrice Renée Zellweger, ora 55enne è stata candidata all’Oscar come miglior attrice protagonista, per la sua interpretazione del personaggio di Bridget Jones.
Ma ci sono degli uomini per Bridget in questa pellicola? Ce ne sono addirittura due. Bridget conosce infatti il maestro di scienze del figlio, Mr. Wallaker, una persona che sembra dura, rigida, sin troppo razionale, ma che riesce ad aprirsi proprio con lei. E poi incontra Roxster, il guardiaparco di appena 28 anni, un vero e proprio toy boy insomma.
Troveremo ancora una volta Hugh Grant nei panni di Daniel Cleaver e Colin Firth nei panni di Mark Darcy, ci saranno infatti alcuni flashback all’interno della trama. La dottoressa Rawlings sarà ancora una volta interpretata dalla bravissima Emma Thompson.
Nel nuovo capitolo della saga di Bridget Jones ritroveremo alcuni elementi che ne hanno decretato il successo, a partire dai mutandoni contenitivi di un tempo.
Bridget tornerà anche a scrivere il suo diario e a indossare il maglione con la renna e il pigiama in pile.
Inoltre continuerà a essere impacciata e goffa proprio come un tempo, capace di fare un disastro dietro l’altro.
Resta fedele a se stessa anche nei cambiamenti.
Hugh Grant ha già anticipato che è probabilmente la migliore dell’intera serie e una delle più belle che abbia letto negli ultimi anni.
Si basa sul tentativo di crescere due bambini da soli e poi è tutto mescolato nella commedia stile Bridget Jones, quindi è molto triste oltre che molto divertente. Mi ha fatto commuovere.
Per Hugh Grant, ora 64enne sono trascorsi più di vent’anni dall’ultima volta che ha interpretato Daniel Cleaver in Bridgert Jones. Il cast includerà anche Emma Thompson, Chiwetel Ejiofor e Leo Woodall. E ancora Isla Fisher, Nico Parker, Josette Simon e Leila Farzad, Sarah Solemani, Sally Phillips, Shirley Henderson e James Callis. Gemma Jones e Jim Broadbent interpreteranno ancora una volta i genitori di Bridget.
Fasciato in un completo blu, Daniel sfoggia capelli sale e pepe e pare intento a consolare quella che davanti ai suoi occhi è Bridget Jones.
Nello scatto in questione, la protagonista appare di spalle, con i capelli bloccati in alto da una pinzetta. Daniel si avvicina a Bridget e le lascia un bacio sulla guancia, cullandole la testa in modo delicato.
Probabilmente la scena in questione potrebbe essere collegata alla grande perdita che Bridget affronterà nel quarto film. Esattamente come accaduto nel romanzo, pare che la nostra Bridget dovrà fare i conti con la scomparsa di Mark Darcy, suo marito interpretato nei precedenti tre film da Colin Firth.
All’inizio del quarto capitolo delle avventure di Bridget Jones, ritroviamo la nostra amata anti-eroina alle prese con un momento durissimo della sua vita.
Scopriamo subito infatti, la triste premessa a questa nuova avventura: l’introverso avvocato interpretato da Colin Firth, grande amore della vita di Bridget, e padre dei suoi due figli, Mabel e Billy, è rimasto ucciso durante una missione umanitaria quattro anni prima, lasciando sua moglie nello sconforto e nella difficoltà di trovare la forza per vivere e per crescere due bambini senza padre.
Succede così che Bridget Jones, come ogni madre in quella situazione, reagisce decidendo di vivere solo per i suoi figli e in funzione loro, finché un giorno, complice una delle classiche cene con gli amici felicemente accoppiati, Bridget inizia a capire che, pur dovendo convivere con una sofferenza che non accenna a spegnersi, si merita di tornare a vivere.
Così, armata di penna piumata e di immancabile diario rosa, mette nero su bianco questa intenzione, e ricomincia a prendere in mano la sua vita da dove l’aveva lasciata in sospeso, quattro anni prima.
Ed è qui che ritroviamo la nostra Bridget, di nuovo produttrice televisiva creativa e pasticciona, mamma che si sente perennemente inadeguata al confronto con le altre mamme perfette che incrocia nella scuola dei figli e, di nuovo, single, in cerca di un’occasione di felicità. E poi sì, ancora, l’indecisione tra due uomini uno più diverso dell’altro e, come sempre, battute argute, risate, sentimento ed emozioni.
Sono passati 25 anni dalla prima volta che abbiamo incontrato Bridget Jones, con il suo grande cuore, le sue imperfezioni, ma anche il coraggio di buttarsi sempre nelle cose. Questo quarto film, “Un amore di ragazzo”, ci mostra la nostra eroina immersa in una storia più complessa delle precedenti, che ce la fa quindi vedere sotto una luce diversa e la rende anche più realistica.
Bridget, è sempre lei: pasticciona, disorganizzata, ma creativa e capace di vedere nella vita sempre nuove opportunità, anche quando è più difficile.
In questo “Un amore di ragazzo”, abbiamo situazioni esilaranti, humor a vagonate, personaggi che hanno fatto il successo di questa saga negli anni precedenti, e nuovi, irresistibili, spunti di ironia e di autoironia, a iniziare dalla tirannia del tempo che passa.
La cosa migliore che riesce pienamente a fare questo film è mostrarci come Bridget è stata cambiata dalla vita, come succede a tutti noi.
L’innamorata più pasticciona nella storia del cinema è pronta a fare il suo ritorno.
E, naturalmente, con il lieto fine che tutti desideriamo.
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Adriana Moltedo
Esperta di cinematografia con studi al CSC Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Ceramista, Giornalista, Curatrice editoriale, esperta di Comunicazione politico-istituzionale per le Pari Opportunità. Scout