In via Chiabrera 25 a Torino, proprio alla fine di aprile di dieci anni fa, ha messo radici una casa decisamente fuori dal comune: 25 Verde, partorita dalla mente creativa dell’architetto Luciano Pia, colui che ripensò anche Casa Hollywood, sulle sponde dei Canali di… Torino. Visitata da Gloss durante un evento OHT, ha avuto l’impressione generale di quella casa sull’albero sognata da piccolina, ma stavolta per gente che ha lasciato l’asilo da un pezzo.

Tronchi di Corten.
Questo edificio si erge come una selva metallica caratterizzata da strutture portanti d’acciaio Corten a forma di tronchi d’albero che si slanciano verso l’alto. Da balconi e terrazze non convenzionali spuntano alberi veri che affondano le radici nella terra di vasi enormi in Corten.
Al piano strada sono state posizionate mini-piscine di design che raccolgono e distribuiscono le acque piovane reflue, attraversate da passerelle: chi vi accede si sente sospeso nel nulla. Sono riparate riparate dai sovrastanti giardini pensili che farebbero terrore al più zelante giardiniere condominiale se l’architetto non avesse provveduto alla raccolta delle acque per l’irrigazione.
Coerenze Architettoniche.
L’idea di base era di riempire uno spazio vuoto in città, in una zona dove gli edifici sembrano essersi messi d’accordo per essere tutti diversi. Volevano creare una facciata continua verso la strada, ma allo stesso tempo inventarsi una specie di “zona cuscinetto” verde tra il rumore del traffico e la tranquillità degli appartamenti. L’obiettivo era un passaggio graduale tra dentro e fuori, una roba che fosse piacevole da vivere e da guardare. E questo effetto “soft” è ottenuto con un sacco di piante e materiali che cambiano nel tempo, trasformando l’edificio in un “blocco costruito” sì compatto, ma anche vivo, mutevole e pieno di sorprese.
Palazzo Respirante.
Ma la cosa davvero particolare è che il complesso è vivente: cresce, respira e si trasforma con le stagioni, grazie ai 150 alberi piantati sui terrazzi che, insieme alle 50 piante del cortile, producono ossigeno e bevono anidride carbonica. Fanno da filtro anti-smog naturale, attutiscono i rumori della città, seguono il ritmo delle stagioni e creano un microclima interno che fa dire addio al condizionatore a palla d’estate e al riscaldamento al massimo d’inverno.
Pelle di Corteccia.
Le assi di legno che pavimentano i balconi dalle forme ramificate fanno ombra d’estate, ma lasciano entrare il sole tiepido d’inverno. Il rivestimento esterno in legno sembra quasi una pelle di corteccia morbida e vibrante, attorniata e sorretta dalle strutture di metallo a ramo stilizzato, che partono da terra e arrivano fino al tetto, inframezzate da balconi di legno e intrecciate alle piante. I viandanti stradali non possono fare a meno di notarla.
Dedizione all’Agenda 2030.
Un’altra chicca è l’attenzione all’ambiente, nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Sono state utilizzate parecchie soluzioni intelligenti: isolamento termico super performante, pareti che respirano, protezione dal sole diretto, impianti di riscaldamento e raffreddamento che usano l’acqua del sottosuolo, recupero dell’acqua piovana per innaffiare tutto quel verde.
I 63 appartamenti di cui è composto il condominio, tutti diversi e circondati da balconi asimmetricamente generosi, abbracciano la vegetazione, riabbracciati a loro volta dalla Natura. L’ultimo piano, con i tetti verdi privati, sorta di torre di Babilonia, è per chi ama la vista e l’esclusività.
Il Condominio dei Balconi Fioriti.
Il verde è organizzato in diversi modi: fioriere sui balconi, un giardino interno “segreto” per gli abitanti, piante che si arrampicano sulla facciata, giardini pensili sui soppalchi e sui tetti. Nelle fioriere ci sono alberi o cespugli, a seconda dello spazio. E le altezze variano, creando un effetto dinamico. Hanno scelto soprattutto piante che perdono le foglie d’inverno, per far entrare la luce. La varietà delle piante garantisce un mix di forme, colori e fioriture durante tutto l’anno.
Dice un’abitante carina sui 50, di quella gentile trascuratezza nei capelli come nell’abbigliamento tipica di chi vive in campagna: “Quando tutta questa giungla urbana è al suo culmine, sembra davvero di vivere in una casa sull’albero. Ma con l’ascensore!”
Insomma, si può sognare una casa, oppure si può abitare un sogno un eco-chic alquanto… radicale: in 25 Verde è proprio il caso di scrivere così. Evviva la Cultura se ci ispira a vivere meglio e più consapevoli.
(continua)