di Daniela de Rosa permesola.com
Lui, lei, l’altro e la guardia. Curiosa, divertente e a tratti commovente la storia di “Tango Libre”, film del belga Frederic Fonteyne che parla di amori disordinati, galeotti e balli di fuoco. Una donna (Anne Paulevich) va a trovare in carcere, ogni settimana, il marito (Sergi Lopez) e il migliore amico di lui, nonche’ suo ex-amante (Jan Hammenecker), insieme al figlio adolescente. Il menage-a-trois e’ ben accetto da tutti fino a che, per caso, non si scopre che al corso di tango a cui lei e’ iscritta arriva anche una delle guardie carcerarie (Francois Damien) che si innamora della donna scompigliando ulteriormente la gia’ scombinata famigliola.
La sola scena del tango ballato da due galeotti argentini durante l’ora di ricreazione – una sequenza che mostra quanto la danza argentina possa essere bollente anche se ballata da due maschi tatuati e con la faccia da criminali – vale tutto il film. Che non manca di stupire, far ridere, commuovere. Al regista piacciono questi pastiches familiari (nel suo precedente “La donna di Gilles” aveva gia’ affrontato l’argomento lui, lei, l’altro) ma qui alleggerisce il registro, con esiti decisamente piacevoli.