INTRAMOENIA EXTRA ART/WATERSHED
NUOVA TAPPA A ROTTERDAM CON “VOLVER SIN VOLVER”
Le acque del porto di Rotterdam si popolano di un’umanità fluttuante con l’installazione “Volver sin Volver” di Guillermina De Gennaro, artista pugliese di origini argentine: così INTRAMOENIA EXTRA ART/WATERSHED approda in Olanda.
“Volver sin Volver”, la malinconica installazione galleggiante di Guillermina De Gennaro ha una nuova dimora grazie al progetto INTRAMOENIA EXTRA ART / WATERSHED. Lo spazio è il bacino del Wilhelminapier nel più grande porto d’Europa; il tempo va dal 22 settembre al 14 ottobre 2012; l’elemento d’elezione è l’acqua, il mare come “luogo di transito, in cui milioni di speranze sono annegate negli ultimi anni”, come spiega l’artista barese, argentina d’origine.
La sua opera invita ad intraprendere un viaggio simbolico attraverso le immagini: volti ingenui, tristi o pieni di speranza rubati a una varia umanità, che ondeggiano come zattere sospese tra la volontà di andare o di restare. Una migrazione nella memoria o verso nuovi approdi, metafora di quel nomadismo antico eppur contemporaneo che unisce generazioni
ed etnie, ma anche tentativo di visualizzare il sentimento del coraggio, della nostalgia e del non ritorno.
Un viaggio tra monumenti storici e porti, tra paesaggi assolati o uggiosi, tra il bianco della neve e quello del sale è anche il progetto INTRAMOENIA EXTRA ART / WATERSHED, che fa ora tappa a Rotterdam, per poi tornare in Puglia dal 24 settembre con la “residenza d’artista” del duo svedese Bigert & Bergström e aprirsi poi a prossime attività che ruotano
tutte intorno al tema dell’acqua, elemento di connessione e piattaforma ideale di relazioni.
Sfiorando il punteggio massimo, INTRAMOENIA EXTRA ART / WATERSHED è risultato primo assoluto tra i progetti di cooperazione selezionati per il 2012 nell’ambito del Programma Cultura dell’Unione Europea. “L’idea originale, interessante e dinamica – si legge nella valutazione degli esperti della Commissione – genera il potenziale necessario per renderlo uno dei principali eventi culturali a livello europeo.”
Un progetto a respiro internazionale quindi, nato dal modello collaudato di INTRAMOENIA EXTRA ART, che ha avviato la “buona pratica” del “museo temporaneo diffuso”. A produrlo, in collaborazione con Troubleyn/Jan Fabre e Stichting Highbrow, è l’associazione pugliese Eclettica_Cultura dell’Arte – project manager Aldo Torre, autore e curatore generale Giusy Caroppo, che ne chiarisce la mission: “fare cultura”, nuotando nell’acqua del “bacino Europa”, “dove c’è un SUD che naviga con autorevolezza verso un NORD accogliente e curioso, e dove il pubblico è parte integrante del grande mare della conoscenza”.
Cofinanziato dalla Commissione Europea e promosso dalla Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo, con il contributo della Provincia BAT e del Comune di Barletta,il progetto mette infatti in rete la Puglia e il Nord Europa (Belgio, Paesi Bassi e Svezia) per un proficuo scambio tra luoghi, artisti, passato, presente. Sette i progetti speciali con realizzazione di opere inedite; molteplici i campi d’intervento: teatro-danza, architettura, scultura, arti visive, video art, performance art, dibattiti virtuali, residenze d’artista, attrattività paesaggistica e monumentale.
Guillermina De Gennaro (Buenos Aires, 1966. Vive a Bari)
Ha una formazione variegata: dall’Accademia di Belle Arti di Bari alla scuola di pittura giapponese con Ikuio Ciba, e l’Accademia internazionale d’arte di Salisburgo con l’austriaco Tone Fink; ha seguito corsi di “Tecnologie della comunicazione formativa”, “Cromodidattica” e “Didattica generale” presso l’Università di Bari. È nel direttivo artistico del festival internazionale di musica contemporanea Time Zones e di Experimenta, ad Alberobello. I suoi linguaggi sono la pittura, pittura digitale e installazione. Trasferitasi dall’Argentina, è spinta a rintracciare l’equilibrio tra le culture diverse, a tracciare i luoghi della memoria per esorcizzare l’idea dell’abbandono e di precarietà; riflette sull’identità individuale e collettiva, sull’idea contemporanea di bellezza, distorta dalla società dei consumi.