di Caterina Della Torre
E’ quello trascorso tra due giovani ai primo giorno di lavoro: lui autista di un parlamentare e lei attrice alle primissime armi in cerca di protezione per crescere in fretta nel mondo del lavoro.
Da tempo i film dei registi italiani ci propongono tematiche avvitate su argomenti di attualità della nostra società italiana, ma senza scostarsi talvolta dalla mera cronaca. Questo appesantisce coscienze già ammorbate dai dettagli giornalistici riportati dai media.
In questo film però, di Francesca Comencini, la cronaca consueta di storie tra parlamentari che si deliziano con giovani fanciulle in cerca di una fortuna rapida, di madri che di vogliono riscattare da una vita insoddisfacente passata ai piedi dei ricchi, dei giovani uomini che per crescere decidono di mettersi al servizio di un potentato politico, pure se facendo l’autista, di una massa di persone per cui il lavoro è arrivare con poca fatica, viene ammorbidito, se non addolcito dalla scelta dei giovani interpreti. Giovani e bravissimi. Dalla tenera storia d’amore (un amore dei nostri giorni, poco romantico, ma pur sempre sentimentale) e dal riscatto finale, silenzioso da parte di Giulia e prorompente e rabbioso da parte di Marco, che ci proietta verso un futuro migliore. Se lo vogliamo, per noi ed i nostri figli.
Belle e colorate le immagini, di una Roma turistica e affollata.
Un film di Francesca Comencini. Con Giulia Valentini, Filippo Scicchitano, Roberto Infascelli [II], Antonio Zavatteri.