di Daniela Accurso
L’argomento del giorno : la Minetti ospite di una trasmissione televisiva di Mediaset, intervistata da un giornalista autocelebrato ”impegnato” per le sue mission di informazione, politica e attualità. E da stamane siti web,giornali, impazzano, riportando l’intervista integrale, o spezzoni delle sue dichiarazioni. Da qui i commenti e le ipotesi sul tormentone dei mesi scorsi : le dimissioni del consigliere regionale della Lombardia più chiacchierato d’Italia.
Al di la’ dei fatti personali, se la Minetti non sbaglia un letto sono affari,inteso come business, suoi, in questo momento la la signora in questione, è indagata. Lo ripeto INDAGATA. C’è una inchiesta della Magistratura in atto su di lei per istigazione alla prostituzione ( che non è poco). E noi popolo talvolta con poco cervello, ma con due telecomandi, tutti li’ a sentire le sue elucubrazioni dal tono sfrontato e smaccato, ricevendo passivamente questi messaggi dai media, senza indignarci.
Possiamo per una volta rivendicare il diritto alla nostra intelligenza? E’ vero nessuno ci obbliga a soffermarci sull’intervista interessante dal sapore biecamente grottesco , ma è pur vero che possiamo invitare i giornalisti – miei colleghi- non tutti, ma almeno quelli con una coscienza deontologica – a sottacere notizie come queste e a discernere tra cronaca rosa e cronaca dalle tinte miserevolmente fosche? Vi rivolgo un invito: fate girare questa esternazione. Magari comincia una campagna per bonificare la comunicazione. Magari!