di Caterina Della Torre
Sembra il proposito di una mente esasperata da una vita difficile oppure la sigla di un film che raccoglie gli ”umori” della nostra epoca difficile e travagliata. Invece è il titolo di un libro che partendo dall’eperienza di uomini e donne che arrivati ad un certo punto dela loro vita hanno deciso di darvi una svolta, analizza la psicologia e le modalità del cambiamento. Non parla cioè di una vacanza ai caraibi o in luoghi esotici, ma una svolta per star meglio con se stessi, un percorso consapevole verso una meta, un obiettivo che non è detto che una volta raggiunto non si sposti. Perchè tutto cambia e il cambiamento non è qualcosa da cui si puiò prescindere.
Un testo da leggere, centellinare e tenere sul comodino. Per i momenti di asfissia esistenziale.
Ma come è nata questa idea? L’abbiamo chiesto all’autore, Alessandro Castagna. Nato a Verona nel ’64, sposato senza figli (per ora). Dopo una laurea in Scienze Politiche e un Master in Marketing Turistico, ha lavorato nel marketing per 4 anni in un’ azienda, per poi aprire una società di importazione di gioielli etnici che ha tenuto per 15 anni. Ha poi ceduto le sue quote lo scorso anno ed ora continua a gestire i siti www.voglioviverecosi.com e www.voglioviverecosiworld.com che punta a far diventare dei veri e propri Magazine on line focalizzati sul tema cambiare vita e trasferirsi a vivere all’estero. Al momento vive a Minorca.
Perchè hai scritto/raccolto questo libro? Da cosa è nato?
“Come lasciare tutto e cambiare vita” (il titolo del libro) in molti risuona come sogno, desiderio o aspirazione sempre più irrimandabile. Forse è normale che, in periodi di crisi, emergano spinte al cambiamento sempre più urgenti. Ed è spesso proprio nei periodi di crisi che le persone tirano fuori talenti ed attitudini insospettabili. E quindi cambiano.
Il libro viene incontro proprio a questo disagio, a questa aspirazione ad un miglioramento di condizioni di vita e lavoro sempre più complicate e, spesso, prive di soddisfazioni. Allora tra le pagine di questo testo si può trovare materiale, e tanto, per ricominciare a respirare in modo diverso, per capire che, spessissimo, le paure che ci bloccano, i timori che frenano, sono solo nella nostra testa. Continuare a lamentarsi? Trovare scuse e alibi per non provarci neanche? Limitarsi a sognare? A queste domande risponde la prima parte del libro, una carrellata sugli aspetti più psicologici del cambiamento, alcuni esercizi motivazionali e tanti consigli per imparare a focalizzare i motivi del disagio e i modi per trasformarlo in un percorso di cambiamento.
La seconda parte è dedicata alla pianificazione, seria e lucida, di un eventuale espatrio; quando si capisce che un’esperienza all’estero potrebbe rappresentare una bella opportunità per cambiare vita, è bene comunque sapere che niente è facile e che convincersi che l’espatrio possa automaticamente risolvere i nostri problemi può essere molto pericoloso. Ecco quindi una serie di consigli pratici su cosa prendere in considerazione quando si va all’estero, le cose da sapere per lavorare o fare impresa, ma anche su come muoversi quando il trasferimento è dettato dal cuore. Insidie, piccole sirene che rischiano di rendere l’espatrio una trappola e non una bella avventura.
La terza parte è una specie di vademecum dedicato a dieci paesi di cui vengono fornite dettagliate e precise informazioni politiche, economiche e burocratiche. Perché spesso raccogliere le giuste informazioni è solo questione di metodo. Le notizie date su questi paesi seguono una metodologia che può essere applicata ad ogni paese, risparmiando inutili lungaggini.
Il libro nasce dall’esperienza della redazione del sito www.voglioviverecosi.com che, da anni, racconta le storie e le esperienze di chi ha avuto il coraggio e la lucida follia per cambiare la propria vita. In Italia o all’estero cambiare è qualcosa che comincia dentro di noi.
Cosa ne è risultato? E’ meglio partire che restare?
Dipende sempre dai singoli casi, non esiste una risposta che vada bene per tutti. L’importante è partire con le idee chiare rispetto a quello che vogliamo ottenere per noi stessi e non fuggire da una situazione di disagio che ci fa vivere male. Quello sarebbe il peggiore degli errori.
1 commento
Seguo con attenzione la news di “voglio vivere così” e devo dire che è una fonte inesauribile di consigli su dove andare, cosa fare e come fare quando si decide di lasciare il proprio paese o semplicemente cambiare modo di vivere.
L’intervista ad Alessandro Castagna con il suo libro”Come lasciare tutto e cambiare vita” l’ho trovata interessante per ciò che l’autore ha detto… è meglio partire o restare? Concordo con Castagna… è bene avere le idee chiare sul da farsi. Cambiare vita non vuol dire fuggire da determinate situazioni che ci stanno strette perchè potremmo trovarne altre altrettanto strette!
Paola