di Cinzia Ficco
Un viaggio fuori e dentro, ma anche attraverso
Tra le braccia ti stringe cristallino
il pianto che ti dono,
specchiati in me, fratello
e leggimi l’eterno.
Stiamo stretti, qui,
confusi con gli sterpi
guidami ai campi azzurri
tra il profumo dei gigli
Un atto d’amore in ottantadue scatti fotografici e dieci incursioni poetiche. Il risultato? “Ethiopia inside”, un libro che è anche un progetto a favore di una zona molto povera dell’Africa. Autrice, è Lisa Bernardini, fotografa, presidente dell’Associazione culturale “Occhio dell’arte”, con sede ad Anzio (Roma),
Si tratta di un viaggio Fuori e Dentro, Inside, e anche Attraverso, in cui l’artista abbandona gli schemi classici del reportage.
“La luce narrante – afferma Bernardini – ho cercato di trovarla inside nel profondo dei miei incontri.: spero di esserci riuscita. Sono stati doni meravigliosi: l’anima delle persone che ho incontrato, le loro usanze, l’animismo di alcune popolazioni tribali tra le più primitive di tutta l’africa., le loro vite scolpite nei corpi e non solo nei visi, i loro pensieri. Mi hanno cambiata per sempre. Un’esperienza unica entrare dentro culture a me lontane, provando ad avvicinarmi cuore a cuore, mente a mente, in un’osmosi comunicativa che non sempre è stata facile da realizzare, viste alcune lontananze nelle reciproche visioni del mondo”.
Ma perché Attraverso? L’artista tenta di sfondare le barriere culturali e di dialogo, Attraverso, quindi come scambio di sguardi e contatti emotivi tra sé e i soggetti fotografati. Attraverso come schermo fisico, perché spesso “ ho dovuto-aggiunge- fotografare oltre il vetro della jeep dove mi trovavo. Attraverso, infine come mezzo in senso lato per suscitare pensieri universali al di là di una realtà fenomenica oggettiva”.
Tutto è nato nel dicembre del 2009, quando Lisa visita per la prima volta l’ Etiopia e ci rimane per due settimane. Con l’occhio del suo cuore fissa gli sguardi, i volti, la terra africana. Ne rimane colpita. Tanto che subito dà vita ad un progetto. Una missione a favore delle Suore Cappuccine di Madre Francesca Rubatto, che, proprio in quel lembo di terra hanno delle strutture e hanno bisogno di una mano forte e generosa.
A segnalare il progetto all’artista, è stato il Centro Missionario di San Giovanni in Laterano con sede a Roma. Si tratta della costuizione di un pozzo per la scuola di Jiigs, dove le suore sono presenti con un campo d’istruzione. Un pozzo e un serbatoio per la distribuzione dell’acqua al servizio dei vari locali della struttura scolastica, che accoglie 1200 studenti dai 4 ai 18 anni..
A gestire questo progetto fotografico itinerante, è l’associazione culturale “Occhio nell’Arte, supportata dal centro Missionario Romano e dalla Curia generale delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto.
“Ethiopia Inside – Fotografare Attraverso- spiega la fotografa- è un progetto importante nella mia vita di donna e non solo di fotografa: mi ha fatto innamorare di questa terra e mi ha permesso di sperimentare a 360 gradi il mondo dei ritratti di strada”.
Le poesie sono di Maria Pia Giulivo, pugliese, che si occupa di comunicazione, musica, ed è impegnata nello studio delle tradizioni popolari.
Ethiopia Inside – Fotografare Attraverso può essere ospitata da chiunque vorrà prenotarla.
Per info: occhiodellarte@tiscali.it
1 commento
Brava, brava