di Luciano Anelli
9° edizione del Women’s Fiction Festival a MATERA “Leggo di gusto”. Tra editoria cartacea e digitale, la letteratura femminile sta al passo.
Si è svolta all’insegna del gusto di leggere e del leggere con gusto, la nona edizione del ”Women’s Fiction Festival” (Matera, 27-30 settembre), prima, e per ora unica, rassegna internazionale in Italia dedicata alla letteratura femminile. Una grande vetrina, dove si presentano nuovi libri ma, soprattutto, dove gli scrittori possono proporsi agli editori e per tentare di pubblicare il proprio lavoro. Il festival è caratterizzato da una formula variegata ed è questo che lo distingue da tutti gli altri. Infatti si possono individuare 5 filoni: congressi aperti al pubblico con presentazioni di libri e premiazioni, con la presenza delle autorità locali; incontri aperti solo agli iscritti e specialistici fra realtà di diversa provenienza; incontri fra i banchi di scuola di scrittrici con
scolaresche locali; appuntamenti con editor e agenti per presentare le proprie idee (Borsa Internazionale del Libro) e
Brainstorming (gruppi chiusi di insegnamento di tecniche di scrittura e divulgazione), ed in fine , quest’anno, la coniugazione tra gusto e lettura, con incontri anche culinari. Infatti il titolo dato al Festival del 2012 è: “LEGGO DI GUSTO”
In particolare sono stati organizzati 43 eventi in 4 giorni, allietati anche da laboratori del gusto e dalla preparazione di ricette tipiche della tradizione per promuovere i giacimenti enogastronomici di Matera e della Basilicata, in particolare:
- un congresso internazionale per scrittori;
- master class condotte da scrittrici
best seller; - incontri con il pubblico;
- happy hour, concerti e premiazioni letterarie,
ma la specialità che ne fa la sua unicità ed il valore primario e’ che i potenziali scrittori hanno la possibilità di condurre il “Pitch”, cioè proporre appunto la propria idea di romanzo agli editor e agli agenti letterari.
“Il segreto – afferma Mariateresa Cascino, responsabile organizzativa – è nella formula. Il fatto di essere l’unica writers’ conference internazionale in Europa, dedicata alla Women’s Fiction ma non solo, dove i partecipanti da ogni parte del mondo possono incontrare e dialogare a tu per tu con gli addetti ai lavori del mondo editoriale è un elemento distintivo che ci contraddistingue. C’è la possibilità di proporre storie che potrebbero trovare la via della pubblicazione e che in alcuni casi ha trasformato il sogno di molti in realtà.”
L’iniziativa è nata nel 2009 da un’idea di Maria Paola Romeo, allora consulente editoriale di Harlequin Mondadori (promotore del Festival), ed Elizabeth Jennings, scrittrice americana trasferitasi a Matera, dove appunto il Festival ha luogo. “Mi ero resa conto sulla mia pelle – spiega la scrittrice, presidente del WFF – che in Italia gli scrittori non avevano
nessun aiuto, a meno che non fossero raccomandati. Negli Stati Uniti era diverso, gli autori esordienti avevano più possibilità. Volevo creare un’occasione di confronto tra editori, autori e lettori da tutto il mondo. La narrativa rosa, poi, è un genere a me vicino e di grande successo”. A loro si è poi aggiunta Mariateresa Cascino, l’unica delle tre di Matera, che precisa: “Nei
vari anni cresce sempre più il numero dei talenti scoperti al Women’s Fiction Festival e alla Borsa del libro, e crescono le produzioni culturali che travalicano i confini locali e nazionali. Cresce anche il numero degli iscritti al Congresso Internazionale per scrittori del WFF di Matera”. Il Festival è appunto iniziato, in mattinata del 27 settembre, con il “Congresso Internazionale per scrittori!, aperto dalla Presidente Elizabeth Jenkins e da Maria Paola Romeo (direttore editoriale) dal titolo”Pubblicare con un clic”, dove facendo il punto sulla crescita del mercato degli ebook, si è affermato che il digitale avanza, lentamente ma inesorabile: adesso in Italia è passato dallo 0,2 allo 0,8% del mercato. Il 38% delle lettrici si affida già al digitale.
Forse anche perché comprare libri “rosa” a volte significa essere giudicate poco intellettuali e il digitale difende meglio la privacy di chi legge.
Infatti Harlequin Mondadori, specializzata nel romance e tutte le sue sfumature, ha dichiarato che nel mercato anglofono la vendita di ebook ha superato quella dei libri cartacei.
Anche la collana Emmabooks, diretta da Maria Paola Romeo, che si definisce “femminile digitale” ed è nata proprio un anno fa a Matera, ha festeggiato il compleanno alla grande, con numeri più che soddisfacenti.
Sempre al Congresso si è parlato di promozione libraria e anche qui la rete ha un ruolo sempre più importante: le community
virtuali sono quasi più potenti della carta stampata per veicolare il tam-tam dei lettori. Secondo gli esperti del settore, l’industria dell’editoria vale più di 80 miliardi di dollari, di cui si stima che il 50% del mercato sarà digitale nel 2015. Ma questa rivoluzione in atto è ancora più significativa per chi scrive. Il libro tradizionale, cartaceo, ha dei limiti ben precisi: per motivi industriali di carta e di distribuzione, un libro consta in media di 220-500 pagine. Con il digitale, tali limiti non hanno senso: ed eliminando i costi di stampa e distribuzione, le royalties sono molto più alte per chi scrive; è importante, quindi, in primis per chi intende far dello scrivere una professione, capire come funziona il mercato editoriale con i nuovi paradigmi che si impongono sulla scena. le community virtuali sono quasi più potenti della carta stampata per veicolare il tam-tam dei lettori. Però, Stefano Izzo, editor di Rizzoli, smorza subito l’ entusiasmo delle autrici italiane presenti annunciando che saranno necessari tempi lunghi (4 o 5 anni) per l’affermarsi del formato digitale.
A seguire ci sono stati due incontri, “Nuove opportunità dalla rete: il Crowdsourcing” con Jesse Potash, Pubslush, che ha illustrato nuove opportunità della rete, con la costituzione di una piattaforma di incontro fra domanda ed
offerta, e “Clinica letteraria: alla ricerca della voce narrante”con Jane Corry, scrittrice statunitense, sulla ricerca delle diverse Voci degli scrittori e l’importanza, per una scrittrice, di trovare la propria voce.
Poi nel pèomeriggio Borsa Internazionale del Libro e i suoi Brainstorming (così è stato anche per gli altri pomeriggi), occasione più unica che rara per uno scrittore di sedere a tu per tu con editor di varie case editrici e di proporre loro il proprio
manoscritto. I casi di autrici pubblicate in passato non sono mancati.
Una ventina di rappresentanti delle più importanti case editrici italiane e straniere, circa 250 appuntamenti fra agenti letterari e scrittori.
<<continua>>
Foto della manifestazione