di Caterina Della Torre
Crudele come la caccia alla renna, lo ha definito una sua spettatrice, io aggiungerei attuale come lo è il dubbio che la diffamazione instilla in ognuno di noi, falso come la voce della verità che viene mediata e manipolata. Sottile come la linea che divide l’amicizia e l‘amore da ”quello che si dice”
Un titolo italiano (l’originale è ”the Hunt”, la caccia) che è stato già attribuito ad altre opere negli anni, ma che probabilmente riassume brevemente la sensazione di instabilità dei rapporti relazionali della storia che si ambienta in una piccola comunità danese dove le voci circolano velocemente.
Intorno a questo si muove l’ultimo film di Thomas Vinterberg, autore del celebre Festen. La pellicola presentata durante lo scorso Festival del cinema di Cannes, è stata premiata con la Palma d’oro per la migliore interpretazione maschile, assegnata a Mads Mikkelsen, (Lucas nel film) perfetto per il ruolo del gigante buono amico dei bambini.
Lucas, integerrimo cittadino, membro rispettato della comunità, un divorzio alle spalle con contestate attribuzioni del figlio, viene accusato di abusi sessuali da una bambina ”innamorata” e respinta, all’interno dell’asilo in cui lavora.
L’azione del film, prima, durante e dopo il chiarimento dei sospetti viene accompagnata da immagini efficacissime di caccia alla renna che ben descrivono il nucleo del film: il processo di graduale isolamento e di progressiva intimidazione nei confronti di qualcuno la cui colpevolezza non è mai stata provata.
”Il sospetto” suggerisce anche che non solo i bambini a volte mentono (talvolta per semplice ripicca), ma che anche gli adulti per proteggere la propria comunità sono disposti con violenza ad espellere coloro che ritengono nocivi ed intrusi senza verificarne la veridicità e le credenziali. Anche se sono gli amici più amati o i colleghi più stimati.
Il film mostra un”’happy ending” formale con caccia alla renna finale illusoriamente pacifico, per i boschi incantati della Danimarca, ma tra i falsi sorrisi e i segni di affetto si leva uno sparo. Che non colpisce nessuno, ma che lascia il dubbio nel telespettatore che possa essere stato sparato da chiunque in cui sia rimasto il sospetto.
REGIA: Thomas Vinterberg
SCENEGGIATURA: Tobias Lindholm
ATTORI: Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Annika Wedderkopp