Tante amiche della Fondazione Bellisario hanno manifestato la volontà di esprimere con forza il loro sdegno e dissenso in merito all’esclusione dalle liste di Lella Golfo, la parlamentare che ha presentato e portato all’approvazione le quote di genere. Vi inoltriamo la lettera che hanno predisposto e per la quale intendono acquistare uno spazio sui giornali. Vorrebbero mettere in calce il maggior numero di firme (siamo già a quota 300).
Se concordate con quanto espresso e volete inserire anche la Vostra firma comunicacelo al più presto.
Sarà nostra cura appena certe comunicarVi su quali giornali verrà pubblicata.
I nostri più cordiali saluti
Fondazione Marisa Bellisario
Piazza Giuseppe Verdi 8 – 00198 Roma
Tel. 06 85357628
www.fondazionebellisario.org
Vogliamo dar voce e visibilità alla nostra indignazione di fronte a un’esclusione dalle prossime elezioni che non può passare sotto silenzio: Lella Golfo. Deputata alla sua prima legislatura, Presidente della Fondazione Bellisario, quattro anni fa ha accettato la candidatura nel Pdl per portare avanti le istanze delle donne. E – diversamente da tanti che in campagna elettorale fanno tante promesse per poi essere assaliti da amnesia una volta entrati in Parlamento – lei ha tenuto fede al suo mandato. Nella legislatura che sta per concludersi sono state approvate solo una trentina di leggi d’iniziativa parlamentare e una di queste è la norma sulle quote di genere, presentata da Lella Golfo e portata all’approvazione con un consenso bipartisan. Per una volta abbiamo visto dal Parlamento un bell’esempio d’impegno disinteressato, abnegazione, integrità e trasparenza. Nonostante tanti contrari fuori e dentro dal Palazzo (Confindustria e Abi tra tutti), lei ha raccolto attorno a sé migliaia di donne, ha saputo lavorare con l’opposizione e alla fine ha regalato a tutte noi una norma che sta già rivoluzionando il volto dei consigli d’amministrazione. È grazie al dibattito su quella legge che la questione femminile ha ripreso a essere centrale, dopo anni di silenzio, e a spostarsi in tutti gli ambiti, politica compresa.
Era da anni che noi donne non ci sentivamo rappresentate veramente e con Lella Golfo, la sua serietà e coerenza, la passione e determinazione, abbiamo ritrovato l’entusiasmo e la fiducia per una politica che sembrava essersi dimenticata di noi e nella quale non ci riconoscevamo. Nella Fondazione Bellisario ci sono donne di destra, centro, sinistra che grazie a lei si sono trovate insieme su battaglie di civiltà fondamentali, al di là e al disopra degli schieramenti, come la politica con la “P” maiuscola dovrebbe saper fare.
Ora ci chiediamo: è stata punita per questo? Ha pagato una conquista che l’80% dei deputati e senatori uomini hanno maldigerito? O forse aveva la schiena troppo dritta, non era una “yes woman” pronta a obbedire ai diktat di partito? Non lo sappiamo ma certamente l’esclusione di Lella Golfo ha per noi un senso e un significato che cambia tutto e che ci induce a una seria riflessione sul futuro.
In questa campagna elettorale tutti parlano di donne ma la donna che più di tutte ha fatto per affermare pari opportunità di fatto, la madrina delle quote di genere, l’unica che alla vigilia di queste elezioni ha presentato un’Agenda delle donne sulla quale impegnare tutti i partiti, proprio lei è rimasta fuori dal Parlamento!
Non abbiamo dubbi che Lella Golfo continuerà a lavorare per le donne ma che senso ha la politica se poi è la società civile la sola a doversi rimboccare le maniche?
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Per firmare scrivere a info@fondazionebellisario.org, specificando nel testo mail, nome cognome e professione
3 commenti
Cinzia Bianconi
Avvocato
Perugia
bianconicinzia@libero.it
Cinzia Bianconi
Avvocato
Perugia
bianconicinzia@libero.it
desidero apporre la mia firma sulla lettera pro Lella Golfo.