Una start up italiana vince il primo premio come miglior “Progetto di Innovazione Sociale”
della Banca Europea per gli Investimenti…
… ma non rientra nei criteri per iscriversi nel registro delle start up innovative in Italia.
“Piano C – coworking, cobaby, community”, il primo modello e spazio organizzativo dedicato alle donne e ai papà, è stato giudicato la miglior proposta di innovazione sociale in Europa del 2012
La start up Piano C (www.pianoC.it) era ancora un’idea a ottobre 2012 quando è stata selezionata dalla BEI tra 60 progetti di tutta Europa per concorrere come finalista al premio “Miglior Innovazione Sociale in Europa”. Appena aperte le porte, Piano C si è aggiudicata il primo premio.
Il premio a Piano C dimostra quanto l’argomento conciliazione e valorizzazione delle risorse femminili nell’economia sia oggi prioritario nell’agenda sociale europea.
Allo stesso tempo, il caso di Piano C dimostra come, nonostante le ottime intenzioni, il nuovo registro italiano delle start up innovative abbia criteri non abbastanza inclusivi: Piano C infatti, pur essendo essa stessa un esperimento, non ha registrato brevetti, non investe il 20% del proprio budget in ricerca e non impiega personale “altamente qualificato”. E’ sicuramente una start up, è probabilmente innovativa – o almeno così la pensa la BEI – ma in Italia non avrà alcuna agevolazione.
La filosofia di Piano C è che non è necessario separare in rigidi silos il lavoro e la vita privata, anzi: mescolandoli si possono avere vantaggi in entrambi i campi e liberare tempo da dedicare ad altro.
Il modello Piano C, basato sull’idea che lavorare in modo diverso si può, grazie a un mix di lavoro flessibile, servizi, networking e formazione, è già al lavoro nel primo spazio di Milano, in via Simone d’Orsenigo 18: 250 metri quadri con area coworking, area bambini, servizi salvatempo, cucina e sale riunioni, aperti a tutte le donne e agli uomini solo con bambini al seguito.
I 15.000 euro del premio della BEI saranno investiti nel format che permetterà di replicare il modello nelle diverse città che lo stanno già richiedendo: Trieste, Padova, Torino, Roma e Perugia tra le altre.
Ulteriori informazioni
Le categorie di premi del Social Innovation Tournament erano due: progetti ancora in fase puramente concettuale (categoria A) e progetti già avviati con un forte potenziale di sostenibilità e scalabilità (categoria B).
Nella categoria A il primo premio è andato a Hand-in-Scan (UNGHERIA), una macchina che verifica il livello di igiene delle mani negli ospedali (cliccando sul nome sono visibili le slide); il secondo premio è andato a Symbiosis (GRECIA), un sistema di supporto all’Alzheimer che usa la tecnologia per facilitare la comprensione e l’integrazione dei bisogni della comunità che ruota intorno alla malattia (pazienti, caregivers e dottori) – cliccando sul nome sono visibili le slide.
Nella categoria B il primo premio è andato a Piano C (ITALIA): un nuovo modello organizzativo che, grazie alla combinazione di risorse diverse, facilita l’inclusione nel mondo di lavoro di persone altrimenti lasciate ai margini o sotto-utilizzate, come le donne; il secondo premio è andato a Webicina (UNGHERIA), un nuovo servizio il cui focus è l’utilizzo del crowdsourcing da parte di comunità mediche per facilitare la condivisione di informazioni sulla salute e la medicina attraverso i social media, rendendo i contenuti disponibili in 17 lingue su una piattaforma gratuita (cliccando sul nome sono visibili le slide).
1 commento
salve potremmo avere collaborare…
vi invito a visitare il sito del progetto policoro, un’organico della CEI Che aiuta i giovani nel mondo del lavoro.
“non esistono formule magiche per creare lavoro, occorre investire nel cuore e nell’intelligenza delle persone”
http://www.progettopolicoro.it
nel frattempo lascio i miei recapiti adam 3477612007