di Cinzia Ficco
E’ già operativo e da marzo scorso conta una media di duecento utenti ogni giorno. E’ costato venticinquemila euro. Si tratta di Freerumble, un social network per non vedenti.
L’idea è venuta ad una giornalista, Sonia Topazio, potentina del ’69, dopo un servizio sull’Islanda.
Mi spiega cosa l’ha ispirata?
Freerumble è nato con l’eruzione del vulcano Eyjafjallajökull nel marzo dell’anno scorso. Il comunicato stampa dell’INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sui disagi che le ceneri islandesi stavano creando all’economia europea, arrivò prima di quello dell’Università di Reykjavik. In quelle ore l’ufficio stampa dell’Ente, del quale sono responsabile, pullulava di giornalisti e i tre telefoni squillavano decisamente troppo, intasando le linee.
E allora?
I media di mezza Europa volevano parlare con Mike Burton, lo scienziato che in quel preciso momento stava pestando le pendici del vulcano infuocato. Chiesi a Burton di inviarmi un mp3 con la sua spiegazione ed un aggiornamento. Non avendo tempo, così come succede spesso nelle emergenze, decisi di inviare alla mailinglist di blogger e giornali l’audio al posto del consueto comunicato stampa scritto.
A quel punto cosa successe?
Alcuni autorevoli mensili di scienza on line linkarono direttamente l’audio sulle pagine dedicate all’Islanda. Avrei voluto seguire la loro linea per poter inserire l’mp3 scientifico in un Social Network in audio, ma scoprii che di Social Network, dedicati solo agli ascoltatori, non ce n’erano sul web, o meglio non esistevano ancora. Feci fare una ricerca ad alcuni colleghi del Politecnico di Milano, che mi confermarono l’assenza e mi misi all’opera.
Cosa fece?
Pensai a quei 45 milioni di ciechi e ipovedenti, che non hanno accesso alle fotografie e ai video muti, spesso inseriti sui Social Network. A quel punto dedicai due voci “Immagini caricate da te “ e “Video caricati da te”, dove chiunque può spiegare un’opera d’arte o una foto. In questo modo si dà anche a chi ha problemi di vista la possibilità di vedere un dipinto o una tavolozza colorata. Per esempio, si ascolti l’audio del grande documentarista Bernabei, che spiega un suo scatto mozzafiato: http://www.freerumble.com/audio.php?t=audio&id=304. Dopo interpellai l’Unione Italiana Ciechi, che mi indirizzò all’OSI, l’Osservatorio Siti internet dell’UICIECHI, con i quali ho costruito il sito.
In concreto come è stato realizzato?
In linguaggio php e permette di inserire audio, che possono essere commentati, costruendo scatole cinesi sonore.
Ma come funziona?
Si possono registrare pensieri o rumori esterni, conferenze, racconti, scherzi, barzellette, interviste, confidenze, scegliendo tra una serie di argomenti, che sono in un elenco. FreeRumble è diviso in cinque parti. In primo luogo Rumblepedia, l’enciclopedia libera in audio, alla quale tutti possono dare il loro contributo. Poi Rumblesecret. Attraverso un nickname potrete dividere i vostri messaggi in segretezza solo con una o più persone, a cui darete la vostra password. Poi ci sono i Canali. Si ascoltano le registrazioni che hanno inserito gli altri e si può creare un canale proprio, caricando i file. E c’è, appunto, la sezione Carica i tuoi audio, attraverso cui si inseriscono gli audio per Ascolta, Canali, Rumblepedia, Rumblesecret. Infine la sezione Ascolta, per ascoltare tutti gli audio caricati.
Che ricadute avrà il social network?
L’iniziativa potrà avere un ruolo importante anche sul piano scolastico e nella diffusione di temi scientifici e culturali. Sarà come essere presenti fisicamente a un’illustrazione, attraverso l’ascolto dalla voce di esperti.
Per intenderci, facciamo un confronto con Facebook. Quali sono le differenze?
No, è più come You Tube, ma in audio. Ed ha più possibilità. Su Fb si caricano foto, qui ci sono vere e proprie fotografie vocali. I non vedenti potranno accedere alle immagini sonore.
Ci sono iscritti all’estero?
Molti
Chi sono i vostri concorrenti?
In audio ci sono, ma sono monotematici, cioè propongono solo viaggi o solo musica. E sono inglesi.
Che tipo di tutele garantite ai non vedenti?
Piano piano ce lo diranno loro stessi. Freerumble è sperimentale.
E’ possibile accedere senza l’aiuto di altre persone?
Molti ciechi sono professori di informatica.
Come spera di potenziare il suo progetto?
Apriremo RumbleNews e selezioneremo giovani e rampanti, “arrabbiati”, cioè motivati, giornalisti radiofonici.
C’è bisogno di una tastiera particolare?
Per questi particolari rimando a Giulio Nardone presidenza@disabilivisivi.it
Cinzia Ficco
Chi è Sonia Topazio
Laura in lettere moderne presso La Sapienza
Iscrizione all’Ordine Nazionale dei Giornalisti
Iscrizione all’UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici)
2002-2003: Corso di Sviluppo Manageriale presso l’Università LUISS Management
Roma.
2008-2010. Master in Governance delle Università e degli Enti di Ricerca presso Politecnico di Milano
http://www.sektoralpha.it/soniatopazio/?page_id=22