Nasce il Fondo di garanzia dedicato alle Pmi femminili
Ammonta a 300 milioni di euro la sezione del Fondo di Garanzia dello Stato dedicata alle “imprese rosa” e prevista a seguito dell’accordo tra il ministro del Lavoro Elsa Fornero e il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera.
Tale sezione permetterà alle piccole e medie imprese in rosa di accedere con maggiore facilità e a condizioni di favore al credito garantito.
Queste le principali caratteristiche della sezione speciale del Fondo:
– utilizzo delle risorse per interventi di garanzia diretta, cogaranzia e controgaranzia del Fondo, a copertura di operazioni finanziarie finalizzate all’attivita’ di impresa;
– ripartizione del rischio al 50% tra le risorse a valere sul Fondo e quelle della sezione speciale;
– condizioni più favorevoli per la concessione della garanzia;
– riserva di una percentuale della dotazione ad interventi in favore di imprese start up (inizialmente la metà, in seguito la percentuale sarà modificata sulla base di valutazioni del Dipartimento per le Pari Opportunità);
Il Comitato di Gestione del Fondo sarà da subito impegnato per rendere operativa la sezione e per monitorarne i risultati.
L’imprenditoria femminile rappresenta una delle componenti più dinamiche del sistema produttivo: nel 2012 le “imprese in rosa” sono aumentate di 7.298 unità con un incremento della base imprenditoriale dello 0,5% rispetto all’anno precedente (incremento superiore rispetto al totale delle imprese italiane che sono cresciute, nel 2012, dello 0,3%).
“L’impegno e l’energia delle donne imprenditrici costituiscono un valore importante per il rilancio della crescita e dell’occupazione” hanno dichiarato i ministri Fornero e Passera. “Con l’istituzione di una sezione speciale del Fondo di Garanzia – hanno continuato – aiutiamo le imprese rosa a ottenere credito garantito per 300 milioni di euro, a condizioni più vantaggiose. Dobbiamo fare tutto quanto è possibile per non perdere il contributo che le donne possono dare al mondo del lavoro e dell’impresa” hanno concluso i due ministri.