La prima assemblea si terrà a l’Aquila l’11-12-13 novembre 2011
Niente urla, né aggressioni verbali. Solo fermezza, decisione e sorriso. E’ così che farà il suo debutto nel panorama nazionale il movimento “Rivoluzione gentile” che nasce in Puglia a favore di Vendola presidente e si consolida, piazzando tante bandierine nelle città italiane. La location del battesimo ufficiale sarà l’Aquila, un simbolo che è la metafora del Paese, ferito e tradito.
Con il convegno nella città martoriata dal terremoto- 11-13-novembre – si incontreranno le donne del Paese che sta andando a rotoli, per cominciare a parlare di politica, diritti violati e diritti sanciti, con un linguaggio che appartiene alla società civile, molto distante dai Palazzi del potere “Vogliamo coltivare l’amore e l’interesse per le problematiche che appartengono a tutti- questo il messaggio del movimento che vede la sua referente nazionale, Rita Sarao’ di Foggia, indaffarata in queste settimane frenetiche a mettere a punto i dettagli dell’organizzazione. La matrice è unica, l’appartenenza al centro sinistra, le idee sono molto chiare: maggiore presenza delle donne nei settori pubblici e privati. La decadenza della politica è diffusa.
Il ruolo delle donne proprio in questo campo mortifica il genere femminile. ” La Rivoluzione gentile- spiega Rita Serao’- fa appello ad un nuovo lessico politico che prenda spunto dalla la vita di ogni giorno, nel rispetto dell’alterità e di ogni differenza. ” Si vogliono affermare così i principi dell’eguaglianza, specie tra i sessi e specie in politica. Se il cammino delle donne ha raggiunto traguardi impensabili, ha da sempre subito una battuta d’arresto per quanto riguarda la presenza femminile in politica. Perche? Semplice. Gli uomini non hanno mai dato spazio al gentil sesso, affermando così un potere che oggi però è un flop. E dunque la Rivoluzione gentile vuole dire basta alle lungaggini della politica, della mediazione e delle trattative. La gente vuole cambiare e vuole dare fiducia a volti nuovi , ma soprattutto a idee nuove . Le donne hanno colto questa insofferenza collettiva. E sono pronte a supportare il pianeta politico che ha sempre gravitato nella direzione maschile.