di Caterina Della Torre
Cinzia Sasso molte e molti la conoscono già, per la sua firma su uno dei quotidiani nazionali più prestigiosi, Repubblica. Le donne poi possono ricordarla oltre che per i suoi articoli ed i suoi spaccati sul mondo del lavoro, per i magnifici ritratti di donne nella rubrica di Affari e Finanza sempre della stessa testata.
Non nascondo che la prima intervistata di tale approfondimento sono stata io (forse immeritatamente perchè dols era proprio alle prime armi) tanti anni fa: ”Volano in rete le streghe del web”.
Poi Cinzia ha continuato indefessamente ad incontrare , intervistare e ritrarre moltissime altre signore che nella vita comune non erano conosciute, ma che nella realtà lavorativa e sociale erano dei perni aziendali.
Ne ha addirittura scritto un libro ‘’Donne che amano il lavoro e la vita”, scegliendone solo alcune (35 profili su 300 intervistate).
E poi l’idea: perché non creare un blog (sempre su repubblica) in cui queste donne potessero parlare, dialogare e interloquire con cinzia stessa?
Ed ecco che nasce ’’parla con noi’’ con tanto di lancio primaverile per fare incontrare le signore delle quali aveva parlato. Un meeting allegro e scoppiettante, pieno di risorse e di curiosità (molte di loro non si conoscevano) che ha fatto innescare una spirale positiva di conoscenza e cooperazione. Alla faccia di coloro che dicono che le donne non sanno fare lobby:)
Abbiamo voluto fare quattro chiacchiere con Cinzia.
Hai intervistato donne che hanno fatto della carriera, il centro della loro vita, riuscendoci. Perché hai deciso di aprire questo blog, dato che di loro ne avevi parlato già sulla carta?
Ricordo che alcune delle mie intervistate riportavano che i loro figli non capivano come mai sui giornali che leggevano le loro madri ci fossero sempre cosi’ tanti uomini e le loro genitrici. In effetti quando ho cominciato la rubrica il 19 giugno del 2000 appunto con la tua intervista, le donne che avevano fatto carriera in azienda o aperto nuove attività e apparivano sui quotidiani o in TV erano molto poche. La mia rubrica ha voluto farle conoscere e metterle in luce.
Tu pensi che le donne non arrivino sui media perché non vogliono, non hanno niente da dire o sono invisibili?
Sono invisibili, hanno un altro modo di lavorare, prima fanno e poi ne parlano a differenza degli uomini.
Quando ho iniziato ”donne e lavoro”, non era un tema di cui si parlava molto e l’immagine che ne veniva fuori era sempre ricca di sterotipi: una donna in tacco a spillo che metteva da parte la famiglia, per farsi avanti nella giungla maschile. Invece non era e non è così. L’altra metà del cielo ha una vita completa, un lavoro, una famiglia e cerca di barcamenarsi alla meglio tra le varie incombenze, rinunciando spesso alla sola cosa di cui si può fare a meno: il tempo per sè.
Ho chiesto alle donne che entravano nel blog il loro curriculum e se lo si legge noterai che non parlano solo della loro carriera scolastica-lavorativa ma anche delle loro ambizioni, desideri, delle loro crisi, etc..
Infatti ho sbirciato in alcuni dei loro cv e mi sono parsi molto diversi gli uni dagli altri..
E non solo! Se tu leggi il blog, troverai che le donne non parlano solo di lavoro, ma i l0ro discorsi vanno dalla casa, alla belezza, ai figli etc..di cui, a differenza degli uomini, non hanno paura di parlare. Non sono frivolezze, ma sono la pienezza della vita. Sembra un modo riparlare schizofrenico ma è il mondo delle donne… ed è la loro maniera di comunicare.
Che ne pensi del governo appena insediatosi?
Che poteva essere molto peggio.
E delle donne che vi prendono parte?
Quello che mi ha meravigliato è la differenza le une dalle altre. La veterana Bonino, ma anche la sportiva Idem. Non posso nasconderti che di alcune non ne avevo sentito nemmeno il nome, sebbene per lavoro ne conosca molte: non è stata la riproposizione di una classe politica usurata, ma l’arrivo di nomi nuovi che mettono il loro lavoro in una fase della loro vita al servizio della comunità.
Quale ti piace di più?
Senz’altro la Bonino e poi la Idem, ministro delle pari opportunità e dello sport..
Ma non ti sembra strano questo inpacchettamento?
No, mi piace appunto perché è un superamento delle vecchie modalità e stereotipi per cui veniva concesso alle donne qualcosa in quanto tali.
C’è invece un modo per farcela e vedere che ci so donne che l’hanno spuntata è un esempio positivo. Quello che per me è importante è che queste emergano come sono, semplicemente come sono.
E il blog vorrebbe far parlare le signore di se stesse non demandando a nessuno di far parlare di sé.
CinziaLive – Intervista