Donne e web, quello che eravamo, cio’ che siamo e verso dove stiamo andando. Una nuova rubrica con dati e testimonianze.
Era la primavera del 1999 quando dol’s entrava sul web. La storia forse la conoscete, ma la ripeto per i nuovi arrivati. Il web in Italia era approdato già da tempo, ma i navigatori erano pochi Era una specie di ‘’club” in cui tutti più o meno si conoscevano. Ma le donne erano poche. Tuttavia quattro amiche che avevano condiviso l’esperienza di Webgrrls international Italy, decisero che era tempo di creare un sito dedicato alle donne e lanciano dols.net.(nell’ottobre 2011 diventato dols.it)
Nel mesozoico di Internet, le donne che usavano i bullettin board erano veramente poche in Italia (gli utenti erano pero’ in tutti 20-30.000). Quanto ad internet vero e proprio nel 1999 c’erano approssimativamente 5 milioni di utenti, di cui solo 3 milioni erano considerati frequentatori assidui.
In quei tempi per l’utenza femminile potevi trovare dols.net. webgrrls, margherita, italiadonna.it e women.it. Praticamente quasi nulla rispetto all’offerta odierna. Nel 2000, l’anno che vide la nascita dei motori di ricerca e di portali generalisti che cercavano di riunire nella propria scatola le informazioni presenti in rete, anche Msn di Microsoft pensò di aprire un canale dedicato alle donne e dol’s ne divenne una colonna, se non portante, almeno significativa. Lo scambio era contenuti (prodotti dai siti) contro traffico (sostenuto dalla visibilità del brand).
La strada imboccata da dol’s era obbligata a quei tempi in cui le navigatrici erano scarse: donne e tecnologia, ma attraverso questa tecnologie, quasi inavvertitamente sito si ritrovò a passare nel campo delle pari opportunità. Andava da sé che se un campo nuovo si apriva c’era più posto per tutti. Il mitico anno 2000 portò tante gioie e speranze ma anche tanti malumori. Financo per le donne che così potevano conciliare, o almeno così pensavano, la vita famigliare ed il lavoro, le nuove tecnologie, così poco femminili anche nel linguaggio, diventavano una nuova frontiera. Di donne che smanettavano ce ne erano sempre poche, ma le tecnologie sembravano venire loro incontro.
Tuttavia il problema lavorativo che molte pensavano di poter risolvere con il telelavoro non era facilmente risolvibile. Dol’s fece due sondaggi uno nel 2000 ed un secondo nel 2002. Le speranze erano state frustrate e se nel primo le donne pensavano all’80% che la new technology le avrebbe aiutate, nel secondo il numero si riduceva al 60%.
Comunque per tagliare corto una lunga storia…siamo arrivati ad oggi quando le donne imperversano nei blog. Ora facili da progettare e costruire perché ‘’premasticati” da bravi programmatori. Le donne li usano per mettere in luce le loro idee e le loro creazioni. E per fare network, attività in cui anche nella vita reale, sono abilissime.
Con questa nuova rubrica vogliamo riprendere i fili della storia che fu, per arrivare a quella che è a cio’che sarà.
Ci volete seguire? Riporteremo, dove possibile dati e rintracceremo le storie perdute delle pioniere attraverso interviste e narrazioni per arrivare alla blogosfera di oggigiorno, ai socialnetwork e a tanto altro ancora. Perché se la comunicazione è femmina, internet non può che essere d’aiuto.
1 commento
Articolo interessante ma suggerirei degli approfondimenti da questo articolo http://www.cronologiamondiale.it/index.php?title=Il_Mondo_1.0