di Caterina Della Torre
Di solito quando recensisco un film, mi metto al lavoro poco dopo averlo visto, senza far decantare le immagini ed i contenuti nella mia coscienza e nella memoria. Per ‘’Nella casa’’ film invece ho dovutoo stac carmi dalla visione per dare un’opinione oggettiva e non farmi sopraffare dai molti temi : nuove e vecchie generazioni, professore e studente, donne mature e giovani menti, letteratura e scrittura, arte e chincaglieria , vette artistiche e mediocrità, padre e figlio, normalità e voyeirismo.
Insomma i contenuti tanti ma l’obiettivo del film sembra essere un altro. Una commedia drammatica seducente e talvolta sarcastica in cui il vero e il falso si avvicendano lasciando sgomento lo spettatore che non sa cosa aspettarsi.
Il cinquantenne Germain (impersonato da Fabrice Luchini) è professore di letteratura presso il Liceo Flaubert in una cittadina francese. Docente competente e appassionato, ma anche scrittore mancato perché carente di talento, come da lui stesso riconosciuto. Jeanne (Kristin Scott Thomas), sua moglie, gestisce una galleria di arte moderna di proprietà di due gemelle che l’avevano ereditata dal padre e che guardavano più al guadagno che all’arte.
All’inizio dell’anno scolastico Germain viene impressionato dalla qualità dell’elaborato del sedicenne Claude (Ernst Umhauer), un timido ragazzo di umili origini, con problemi di accudimento del padre invalido. Il testo, fluido e sottilmente sarcastico, racconta l’amicizia con Rapha (Bastien Ughetto), un compagno di classe che ha suscitato il suo interesse perché appartiene a una famiglia piccolo borghese, apparentemente “perfetta”.
Affascinato dallo spirito di osservazione dello studente, Germain lo spinge a continuare a scrivere. Ma per trovare ispirazione Claude deve insinuarsi in seno alla famiglia del compagno facendosi ”amare’’ da tutti, anche dal compagno stesso. Quindi, settimanalmente, consegna a Germain le puntate di un’avvincente cronaca voyeuristica in cui descrive i dettagli sempre “sorprendenti” di quel contesto.
Il professore corregge la prosa dello studente, ma lo consiglia anche su come agire praticamente diventandone diventa complice, affinché la storia narrata continui.
La vicenda animata da un ritmo teso e seducente fino al magnifico finale è una commedia drammatica, spiritosa e intelligente, che si sviluppa come un thriller con risvolti talvolta dark.
Il rapporto fra Germain e Claude richiama la manipolazione dello scrittore nei confronti del lettore o quella (reciproca?) dell’editore verso l’autore o del produttore verso il regista.
Un film di François Ozon. Con Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Menochet.