Linda Serra è presidente di Girl Geek Dinners Bologna, associazione no-profit che promuove internet come principale mezzo di emancipazione femminile
Linda Serra, bolognese, trentotto anni e…si occupa di strategie digitali.
E’ anche sono Presidente di Girl Geek Dinners Bologna, associazione no-profit che promuove internet come principale mezzo di emancipazione femminile. A giugno ha rappresentato le donne italiane in USA all’interno del programma International Visitors Leadership Program – Women in Technology. Creatrice ed animatrice di un nuovo progetto WorkWideWomen. Abbiamo voluto saperne di più.
Linda come è nata l’idea di WomenWideWomen? Chi c’è dietro il portale/sito/blog/forum/social network?
Nel corso degli anni nel team Girl Geek Dinners Bologna ho organizzato numerosi eventi volti all’alfabetizzazione digitale delle donne italiane. Work Wide Women è proprio il frutto dell’esperienza maturata nel corso di questi eventi. L’idea è nata dopo un evento a Roma: la tappa romana di Smart Women Italy (il tour che attraversa l’Italia con l’obiettivo di diffondere la cultura digitale in Italia) lo scorso aprile.
L’evento è stato un grandissimo successo eravamo in tante, entusiaste ed emozionate. Il feedback più ricorrente è stato che alle donne manca un posto per incontrarsi, scambiare visioni, competenze e progettare insieme.
Work Wide Women vuole essere proprio quel luogo che, fisicamente non c’è, ma che grazie agli strumenti che offre oggi la rete, abbiamo potuto creare ed è abbastanza grande da contenere le donne di tutta Italia e non solo.
Dietro a Work Wide Women ci sono io, Alessandra De Laville Surillon, Cecilia Pedroni, Studio Lost che ha sviluppato il sito, Carlo Rossi che ha curato il graphic design e tante altre persone che mi hanno ascoltato, consigliato e hanno dato il proprio contributo.
Quali sono gli obiettivi?
Obiettivo principale è raggiungere le donne di tutta Italia, creare dei gruppi locali attivi sul territorio. Vogliamo abbattere lo stereotipo della competitività e l’esclusività e creare una forte motivazione alla collaborazione tra le donne. Siamo convinte che la rete sia un terreno fertile e che deve essere accessibile a tutte (attualmente sono 18.000.000 le donne italiane in rete!) e che la sua potenza debba essere sfruttata per coinvolgere e includere le donne in un sistema di miglioramento e cooperazione. Unire le competenze e condividere il sapere equivale ad essere parte di una supercompetenza; una competenza collettiva che è la strada maestra per l’eccellenza. Crediamo che incontrandoci e scambiando le conoscenze sia online che offline, possiamo avviare un potente motore di rinascita per noi e per il nostro Paese. Vogliamo che il nostro progetto dia vita a realtà concrete e funzionali sul territorio, per questo il sito è composto da una mappa su cui le donne possono geolocalizzarsi e ricercarsi per area geografica e competenze.
Come pensate di raggiungerli?
Tramite il web e tramite la presenza sul territorio. Organizzeremo incontri e workshop in tutta Italia: vogliamo. Offriremo inoltre (adesso il servizio non è ancora attivo) consulenza sia legale, sia fiscale e formazione a distanza: vogliamo essere sia un collettore sia un sostegno per le donne italiane.
Cosa vuol dire fare network? O network nel network?
Vuol dire incontrarsi, ascoltarsi e realizzare. Fai network quando ti siedi attorno ad un tavolo e metti a disposizione i tuoi, mezzi, le tue forze e le tue competenze per svolgere con eccellenza la parte di un tutto. Quando si realizzano progetti comuni grazie al tuo contributo sommato a quello degli altri; puoi dire di far parte di un network che funziona.
Il vostro catalogo non è troppo ristretto alla rete? In realtà la rete di donne esiste perché ci sono le donne!
Come detto in incipit, sono partita dalla mia esperienza personale. Il target che solitamente coinvolgiamo con gli eventi GGD o quello che s’incontra ai BarCamp ed eventi di settore. Work Wide Women è un chiaro omaggio al www: abbiamo voluto dare un chiaro messaggio che la piattaforma è dedicata al lavoro femminile e alla nuove prospettive legate all’utilizzo di strumenti digitali. Abbiamo incluso tutte le specializzazioni che sono solitamente presenti nei profili di cui sopra. Tuttavia il sito è in beta e stiamo testando non solo la piattaforma tecnica, ma anche la risposta delle utenti, quindi non è detto che in futuro il catalogo non si vada ad ampliare comprendendo anche donne posizionate in altri settori