Le targhe stradali ci restituiscono storie femminili dimenticate o non raccontate, e contribuiscono a mantenere vivo il ricordo di grandi donne per le nuove generazioni. Per questo il gruppo di Toponomastica femminile le fotografa ed espone poi le foto in mostre tematiche.
L’ultima si è inaugurata lo scorso 17 dicembre a Roma, presso il Fogolar Furlan (Associazione di friulani residenti a Roma e nel Lazio) nei locali dell’UNAR (Unione Associazioni Regionali), in via Aldrovandi, quartiere Parioli. Promotrice della mostra, aperta fino alle soglie delle vacanze natalizie, Anna Marcon, friulana di origine ma romana di adozione; ospite il presidente del Fogolar Furlan, dottor Adriano Degano, studioso di storia, che ha reso possibile questa come la precedente esposizione del giugno scorso; curatrici Barbara Belotti, referente del gruppo T.f. per Roma e la sottoscritta, referente per il Lazio. E’ stata dedicata alle donne presenti nell’odonomastica della regione, ma anche alle donne friulane titolari di strade romane e a due donne romane ricordate in Friuli (Ilaria Alpi ed Elsa Morante). Delle oltre ottanta foto esposte, una metà circa è stata dedicata a questa sorta di gemellaggio del ricordo tra la Capitale e il Friuli, due realtà geografiche lontane eppure sorprendentemente vicine; l’altra metà ha riunito categorie di donne: partigiane, figure storiche, protagoniste nel campo dell’arte e della cultura, sante, benefattrici.
Il primo esperimento di mostra fotografica di targhe stradali intitolate a donne l’abbiamo realizzato il 6 e 7 ottobre dell’anno scorso, a Roma, nei locali della Casa Internazionale delle Donne, in occasione del I Convegno nazionale del gruppo. Allora la mostra era suddivisa in quattro sezioni (nazionale, estera, romana e partigiane) ed era stata pensata per essere modulare, versatile e itinerante.
Da febbraio ad aprile di quest’anno, grazie al sostegno di Monica Cirinnà e Gemma Azuni (allora nella Commissione delle elette del Comune di Roma), altre esposizioni itineranti hanno attraversato la capitale: dai corridoi della Sapienza (Gipsoteca dell’Università, in occasione del Corso formativo “Che genere di programmi?” 19 febbraio 2013) alla biblioteca di Aprilia e a quella del quartiere Borghesiana, dai centri culturali di periferia (Gabriella Ferri, Aldo Fabrizi, Elsa Morante) fino all’esposizione, dall’11 aprile al 18 maggio, alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Si è trattato di un interessante progetto didattico, condotto da Toponomastica femminile e Fnism, finanziato dalla Commissione delle elette del Comune di Roma, che ha coinvolto alunne e alunni di quattro istituti superiori romani (Liceo Lucrezio Caro, Istituto Superiore di Via di Saponara, ex Verne, Liceo Socrate, Liceo Renzo Levi). Nel corso delle mostre, intitolate “Le vie della parità. “Le donne del Novecento sulle strade di Roma”, sono state esposte oltre duecento immagini, accompagnate da altrettante biografie, che hanno documentato le intitolazioni femminili dell’intero territorio cittadino, dal centro storico all’estrema periferia, dai sentieri nei parchi ai vicoli del centro storico, dalle arterie caotiche alle viuzze immerse nell’agro.
Per le scuole è stata un’occasione di apertura verso la cultura di genere e di collegamento tra contesto formativo e impalcatura istituzionale. Studiare la storia delle donne ricordate nelle targhe stradali è uno strumento di recupero della memoria e fornisce modelli di valore sui quali riflettere nel complesso percorso della costruzione identitaria dei giovani. Il lavoro delle alunne e degli alunni ha suscitato ovunque interesse e partecipazione, consentendo di far conoscere alla cittadinanza storie e figure femminili, spesso poco considerate o del tutto ignorate.
Il 24 maggio 2013, a chiusura dell’anno scolastico, l’esposizione fotografica “Le vie della parità. Le donne del Novecento sulle strade di Roma”, grazie all’interessamento di Anna Marcon, Consigliera del II Municipio di Roma, è stata portata poi nella sede del Fogolar Furlan. La mostra, aperta al pubblico fino al 2 giugno, ha consentito al gruppo di Toponomastica Femminile di proseguire il cammino verso altri luoghi, avendo trovato nella cortese ospitalità friulana la condivisione degli intenti.
E’ da segnalare inoltre che il progetto “Le vie della parità. Le donne del Novecento sulle strade di Roma” si è classificato al secondo posto (ex aequo) nella sezione artistica della VI edizione del Premio “Pari e diversi” dell’Università di Cassino e Lazio Meridionale.
Le iniziative autunnali hanno preso le mosse poi da Palermo, dove, dal 31 ottobre al 3 novembre, si è svolto il II Convegno nazionale del gruppo, ospitato nei locali dei Cantieri Culturali della Zisa. Anche qui una raccolta di fotografie di targhe stradali di Palermo e della Sicilia in particolare, ma con un ampio orizzonte che si è spinto ad abbracciare l’Italia tutta con puntate anche all’estero, ha evidenziato la presenza femminile nell’odonomastica, facendo da cornice alle interessantissime relazioni di studiose/i e rappresentanti delle istituzioni che si sono avvicendati sul palco della Sala De Seta. Claudia Fucarino, referente per la Sicilia occidentale è stata l’infaticabile organizzatrice.
Il 21 novembre, a Genova, nell’ambito del Festival dell’Eccellenza femminile, la referente del gruppo per la provincia, Rossella Sommariva, ha allestito una mostra fotografica sul tema “Donne e diritti“. I pannelli, alla cui preparazione hanno collaborato una decina di toponomaste attive nel gruppo con foto scattate personalmente, sono stati esposti in una suggestiva cornice: il cortile superiore del palazzo della provincia con affreschi alle pareti raffiguranti la topografia di alcune città intorno al XV-XVI secolo. All’inaugurazione è seguito un dibattito sul tema “Le resistenti. La storia attraverso la Toponomastica femminile”, cui hanno partecipato Maria Pia Ercolini, fondatrice del gruppo oltre che referente nazionale, Donatella Alfonso, giornalista e scrittrice, Teresa Bruneri, UDI Genova, e Valeria Palumbo, giornalista e storica delle donne.
Appena qualche giorno dopo, il 23 novembre, a Chioggia (VE), nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale, in occasione del Convegno Toponomastica femminile Regione Veneto, un’altra mostra fotografica, “Sulle vie della parità”, ha illustrato le donne presenti nelle strade italiane, organizzandole in varie categorie: partigiane, letterate, “belle” donne, musiciste, poete, scienziate, lavoratrici, artiste, vittime di tutte le guerre, politiche, benefattrici. Al Convegno è stato anche presentato il concorso rivolto alle scuole che Toponomastica femminile, in collaborazione con FNISM, ha indetto per l’anno scolastico 2013/2014. Curatrice dell’evento è stata Giulia Penzo, referente per il Veneto insieme a Nadia Cario.
Nuove proposte stanno arrivando in questi giorni da altre città italiane: la palermitana Iolanda Carollo ha creato un album Toponomastica femminile all’interno di Flickr, un social network per la gestione e la condivisione di foto, dove raccoglieremo gli scatti più belli. Avremo così un palcoscenico online per le nostre mostre, che si avviano a diventare anche virtuali.
Intanto fervono i preparativi per i progetti del prossimo anno.
Su Flickr saranno promossi anche una serie di concorsi fotografici, cui ogni utente potrà partecipare con uno o più scatti secondo le linee guida via via fornite. I premi saranno diversi ogni volta: dalla partecipazione nelle mostre itineranti ai testi editi da Toponomastica femminile, ai diplomi di Toponomasta Junior riservati alle giovani leve.
Il 2014 si aprirà con il concorso “Le strade di famiglia declinate al maschile”.
Le modalità di partecipazione saranno fornite i primi giorni di gennaio direttamente sul social network, al seguente indirizzo: www.flickr.com/groups/toponomasticafemminile/
Dal 25 gennaio al 10 marzo 2014, verrà allestita presso il museo civico di Albano Laziale, in concomitanza con altre iniziative tutte declinate al femminile, una mostra fotografica dedicata alle partigiane presenti nell’odonomastica di Roma e provincia, “Le donne e la Resistenza nei Castelli Romani”. L’evento vuole ricordare, a settanta anni dalla fine della seconda guerra mondiale e dall’inizio della resistenza, il contributo delle donne alla liberazione dal nazifascismo.
Altro evento atteso a Torino, dove a febbraio verrà inaugurata la mostra di Toponomastica femminile nei bei locali espositivi di Villa Amoretti, sede anche della Biblioteca Civica della Circoscrizione 2.
Nuove iniziative si prospettano per Udine, Trieste, Formia, Isernia…
1 commento
Carissime, un percorso senza ostacoli, sempre in progress.
mi piacerebbe capire se anche le commissioni comunali di toponomastica nei diversi comuni italiani, stanno prendendo atto dell’esigenza di verificare le situazioni locali ed eventualmente modificare i criteri di attribuzione dei nomi alle strade.
buon lavoro. buon anno
Irene