Sarebbe stato forse bello scambiarsi lettere d’amore per l’intera vita
Quanti da ragazzi o da adulti si sono ritrovati a scrivere ad una persona amata in maniera costante e assidua, ma poi alla fine, soprattutto se il nostro amore non riusciva ad andare oltre le parole scritte, hanno iniziato con il diradare questa corrispondenza e ed infine addirittura hanno deciso di interromperla! Sarebbe stato forse bello scambiarsi lettere d’amore per l’intera vita e rimanere in contatto per sempre con la persona dei nostri desideri e cio’ e’ proprio quello che accade a Andy e Melissa nello spettacolo “Love Letters” di A.R. Gurney in scena al Teatro Ghione di Roma dal 10 al 26 gennaio ed interpretato da Paolo Ferrari e Valeria Valeri, insieme ai piccoli attori della Compagnia Piccoli per Caso e curato da Guido Governale e Veruska Rossi.
ùUno spettacolo che in maniera convincente e toccante racconta l’amore tracciato per un’intera vita attraverso lo scambio di lettere d’amore. Andy e Melissa si conoscono alle elementari, si innamorano e iniziano a scambiarsi bigliettini e messaggi, ma crescono e saranno destinati a percorrere strade differenti nella loro vita, tuttavia continuano a tenersi in contatto tramite una fitta corrispondenza amorosa ed il loro legame si struttura, si rafforza, resta incontaminato, come ai tempi della scuola, proprio grazie alle loro le lettere d’amore per tutta la vita. Andy e Melissa si rincorrono, senza mai incontrarsi se non in maniera occasionale e fugace, ma si ameranno profondamente e per sempre. Insuperabili interpreti di “Love Letters” sono Paolo Ferrari e Valeria Valeri, che coinvolgono e rapiscono lo spettatore duettando mirabilmente sulla scena per oltre due ore, senza sosta ed affrontando con la potenza che solo due big del teatro Italiano come loro possono esibire una pièce teatrale non priva di insidie, dal momento che è basata quasi esclusivamente sul dialogo tra i due protagonisti. Unica eccezione la presenza in scena dei due giovanissimi attori che interpretano Andy e Melissa ai tempi della scuola, che aprono lo spettacolo e, regalano al pubblico le emozioni dovute alla loro precocità, associata alla loro bravura come piccoli attori di teatro di prosa.