Il Museo civico di Albano Laziale ospita, fino al 9 marzo, una mostra fotografica che intende celebrare i settant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale e l’inizio della Resistenza.
Toponomastica femminile ha partecipato all’evento con la sezione “Le strade della Resistenza femminile nella provincia di Roma”, resa possibile anche grazie al finanziamento del 2012 della Commissione delle elette del Comune capitolino.
Le quaranta foto, scattate per lo più da alunne e alunni di Istituti superiori romani, ritraggono strade della capitale e della provincia. Gran parte delle immagini metropolitane proviene dal quartiere Casalotti, che ha omaggiato quattordici delle diciannove partigiane decorate con Medaglia d’oro della Resistenza; un altro gruppo consistente giunge da villa Pamphili, verde pubblico deputato alla memoria odonomastica femminile; le ultime foto romane rientrano in zona Tor de’ Cenci.
Alcune vie di Anzio, Ciampino, Monterotondo, Colleferro, Velletri, Marino, Palestrina rappresentano invece il contributo toponomastico della provincia.
Le targhe ricordano donne combattenti, staffette, vittime innocenti, giornaliste e docenti antifasciste allontanate dal lavoro o arrestate. Un’ampia biografia, accanto alle immagini, illustra ogni singola figura.
Concludono la mostra tre targhe dedicate a quelle che ci è piaciuto considerare come partigiane della modernità, “nuove resistenti” – Anna Politkovskaja, Maria Grazia Cutuli, Ilaria Alpi – giornaliste che hanno perso la vita per inseguire la verità e la giustizia.
Nel complesso si contano ben poche dediche rispetto alle 2.750 donne fucilate e alle 35.000, che a vario titolo, con armi e senza, a casa o in clandestinità, hanno dato appoggio alla Resistenza, subendo la violenza nelle stragi, nello sfollamento, nello stupro, esibendo sempre con coraggio la dignità del sentirsi cittadine!
Le altre foto esposte in mostra sono quelle che le scolaresche di Albano hanno scattato durante le loro visite ai lager nazisti e quelle storiche sul bombardamento del 10 febbraio 1944, avvenuto tra Albano Laziale e Castel Gandolfo presso il Collegio di Propaganda Fide, ad opera delle forze alleate e contro le postazioni tedesche stanziate nei Castelli Romani.
L’8 marzo, nella Sala del Consiglio Comunale di Palazzo Savelli, verrà riproposta una seconda sezione della mostra, che farà fa cornice alla presentazione dei due volumi di Roma. Percorsi di genere femminile, curati da Maria Pia Ercolini e pubblicati da Iacobelli editore.
Presenti, con l’autrice, Ada Scalchi, che ha organizzato l’evento, Irene Giacobbe, Silvia Mori, Mary Nocentini, Clotilde Pontecorvo.
Seguirà la rappresentazione teatrale “Tutto quello che c’era da fare” con Chiara Aquaro, Barbara Borelli, Martina Giovanetti, Verdiana Margani, Clara Sancricca.