Terza edizione del “Festival delle donne e dei saperi di genere- nel segno della differenza”.
Organizzato dal Centro Interdipartimentale di Studi sulla Cultura di Genere dell’Università degli Studi di Bari, quest’anno la terza edizione del “Festival delle donne e dei saperi di genere- nel segno della differenza”.
Un ciclo di cinque incontri teorici, fino al 3 aprile sui seguenti temi:
1. relazione tra i femminismi e le questioni di genere,
2. il ruolo giocato dal corpo nella costruzione delle identità,
3. la violenza di genere e le difficili relazioni interpersonali, con uno sguardo anche ad altri femminismi come quello delle donne nelle società islamiche.
Ai seminari stanno partecipando docenti, scrittori, psicanalisti e rappresentanti di associazioni locali, tra cui Maria Luisa Boccia, Lea Melandri, Franco Rella e Christian Raimo.
Ideato, progettato e coordina da Francesca Romana Recchia Luciani, filosofa e professoressa del Centro Interdipartimentale di Studi sulla Cultura di Genere dell’Università di Bari “A. Moro”.
Il seminario “Corpi ed Identità” si è svolto presso l’ex PalaPoste e ne hanno discusso con Lea Melandri della libera Università delle Donne di Milano e Franco Rella di IUAV Venezia, Francesca Romana Recchia Luciani e Francesco Paolo Ceglia di C.I.S. Cultura di Genere dell’università di Bari, partendo dal libro di Franco Rella “.
La conversazione è partita dall’esame dei contenuti delle varie edizioni del libro di Franco Rella “Ai confini del corpo”. Questo libro è un viaggio erratico che si spinge ai confini dell’esperienza del corpo (amore, sofferenza, vecchiaia, morte) attraverso letteratura, filosofia, arti figurative e frammenti di racconto. Il corpo è stato considerato il nemico del sapere e a questo è stato sacrificato: le sue istanze sono state da sempre rimosse. Questo libro cerca di riparare a questa censura.
La sala gremita di donne e “uomini” molto interessati alla discussione sulla identità dei corpi: della donna nella sua consapevolezza e dell’uomo nel riconoscerla e nell’adeguarsi faticoso alla sua presenza di donna individuo autonomo, scalfendo l’antico retaggio del “dominio”.
Oggi, come è sempre accaduto nella storia, in ogni parte del mondo il potere incide e strazia il corpo. Ai confini del corpo, terminato alla fine del 1999, è ormai diventato un classico della filosofia contemporanea. A lungo il corpo era stato considerato nemico del sapere, e le sue istanze rimosse. Franco Rella ne ha invece esplorato per la prima volta – almeno con questa radicalità – le esperienze più estreme. Amore, sesso, sofferenza, vecchiaia, morte pongono l’individuo davanti al mistero, all’estasi, allo smarrimento, all’irrevocabile e feroce presenza del corpo. A questi enigmi e alla loro profondità, Franco Rella ha saputo tenere uniti pensiero ed emozione.
“ Il pensiero racconta il dolore del corpo, mentre questi racconta con la sua presenza e prende anche predominanza. La donna viene spesso identificata col suo corpo- dice Lea Melandri- questo emerge dall’immaginario maschile. Storicamente insignificanti. Oggi però, si fa strada la donna con un suo sguardo, con una sua autonomia, con una sua chiara immagine di se. Un “IO” femminile non conforme agli schemi che le sono stati attribuiti dal mondo maschile. Inizia ad avere uno sguardo proprio e prende forma il corpo femminile come altro da se. “ Continua “Quando gli uomini si avvicineranno di più al corpo dei malati, degli anziani, dei bambini , riconoscendone i dolori, la mente, capendole e valorizzandoli si allontaneranno dalla violenza e dalla distruzione dei corpi”.
Rella ha ricordato Cartesio per precisare che “quando la mente si allontanerà dai sensi il corpo assumerà la sua soggettività, non essendo più solo oggetto. Bisognerebbe mettersi costantemente faccia a faccia con i confini del proprio corpo. Nel libro è partito dal suo maschile per avvicinarsi alla complessità del femminile, con cui confrontarsi per capirlo di più.”
Il Comitato scientifico-organizzativo del Festival è coordinato da Rosa Gallelli e composto da Annalisa Colucci, Francesco Paolo de Ceglia, Fiorenza Loiacono, Julia Ponzio, Ida Porfido, Valeria Stabile, Clarissa Veronico e Maria Vinella. Il trailer del Festival è stato curato da Nole Biz e la grafica da Letizia Guglielmi.