L’amore non giustifica tutto soprattutto se amore non è.
La pena per la violenza sessuale ai danni di un minore può essere ammorbidita se ci sono le prove dell’amore della vittima per il suo carnefice. Ma ci può essere amore tra un sessansente, il tutore, (che potrebbe essere il nonno) ed una undicenne (che potrebbe essere la nipote)? Cristina Obber, ha voluto lanciare una petizione e raccolta di firme contro la ”richiesta di condanna attenuata” per ”innamoramento” della vittima.
Perchè hai deciso di attivarti su questo caso?
Spesso in rete accade che dopo un iniziale clamore in cui tutti scriviamo dello stesso argomento per alcuni giorni, indignati e scandalizzati, d’un tratto cali il silenzio. Di questa storia si è parlato a dicembre, e già a gennaio mi sono sentita dire da qualcuno che ero fuori tempo.
Come se quella bambina non fosse ancora lì ad attutire il colpo di questa nuova violenza che le è stata inflitta con la sentenza, come se non ci riguardasse più. Il nuovo processo d’appello non è ancora stato fissato e dunque si può intervenire PRIMA che accadano le cose.
Perchè è importante questa petizione?
La petizione non propone solo un cambiamento di pensiero e pratiche future, interviene concretamente perché nel nuovo processo si restituisca alla bambina la dignità ferita, si faccia giustizia. Il pedofilo dovrà assumersi in pieno la responsabilità di quello che ha fatto, senza sconti.
Ogni caso di pedofilia ci addolora ma qui è particolarmente spregevole se pensiamo al ruolo accudente che Pietro Lamberti aveva nei confronti della piccola, oltretutto per conto delle istituzioni.
Cosa ti ha sconvolto maggirmente del caso?
Probabilmente se un ragazzo a scuola scrivesse “relazione amorosa” in un tema sulla pedofilia, i genitori verrebbero convocati d’urgenza e il tema stracciato.
Possibile che invece nei nostri tribunali si scrivano e trascrivano atti con un linguaggio così lesivo e paradossale?
Lui 60 anni, lei 11. Che importanza ha se la violenza sessuale non è stata consumata con la forza? E’ irrilevante.
Come può la Corte di Cassazione considerare lecito soltanto ipotizzare che vi possano essere attenuanti in questo caso? Io ci vedo solo aggravanti.
E di aggravanti parla anche la Convenzione di Lanzarote (che l’Italia ha ratificato con la legge 172/2012) nel caso in cui ad agire la violenza sia chi si occupava del minore “per ragioni di cura, educazione, istruzione, vigilanza o custodia”. Innalzando le pene, non diminuendole.
Perchè hai deciso di lanciare la raccolta firme?La raccolta firme è un modo per far partecipare ad una protesta chi non può occuparsene ma vuole sostenere con il pensiero e con il cuore chi lo fa.
Io spesso firmo le petizioni che ricevo, è il mio modo per dire “Sono con voi, grazie che vi occupate di questa faccenda”.
Sabato, insieme alla documentazione sul caso, ho consegnato le prime 1500 firme alla presidente della camera Laura Boldrini perché quei nomi e cognomi stampati su carta rappresentano cittadini e cittadine che dalle istituzioni si aspettano azioni, che dalle istituzioni pretendono il rispetto dei diritti umani. Le firme sono le persone.
di Caterina Della Torre