Sul palco nella vita, concreto nella realtà.
Intervista a Maso Notarianni, giornalista impegnato in battaglie sociali.
“Tutti hanno una vita pubblica, una vita privata e una vita segreta” diceva Gabriel García Márquez, scrittore colombiano e premio nobel, Maso Notarianni no, la sua vita ha sempre viaggiato su binari che non sempre gli hanno consentito di godere del privilegio di poter scindere la sua vita come avrebbe – forse – voluto fare. Figlio di Michelangelo Notarianni, uno dei fondatori del quotidiano il Manifesto – anche Notarianni junior, crescendo, ha seguito le orme di suo padre, diventando anche lui giornalista. Ma – e questo lo nobilita in maniera esponenziale – ha sempre tenuto ben presente che “non si vive di sole parole”. Il suo impegno lavorativo ha spaziato tra i lavori più umili come quello di fare lo “sguattero tutto-fare” presso uno studio veterinario, a quello di reinventarsi come elettricista/imbianchino con lavori precari, a quello di collaborare alla liberazione di un ostaggio in Afghanistan (non dimentichiamo che proprio in Afghanistan, Maso Notarianni, ha sostenuto l’intera presenza e comunicazione di Emergency) fino ad arrivare a ricoprire il ruolo di direttore di Peacereporter e di E-il mensile.
Tra i suoi mille impegni Notarianni è riuscito anche a seguire tre figli. L’educazione dei figli, per chi ne ha consapevolezza, non è un compito semplice, prevede scelte trasversali, profonde riflessioni, talvolta rinunce.
L’impegno lavorativo e sociale di questo giornalista ha toccato anche la politica, ex segretario provinciale dei Comunisti italiani, ha inoltre creato un “fronte” pacifista per differenziarsi dalle associazioni più vicine al “vecchio modo di fare politica” con il fine preciso di allargare gli orizzonti verso più poliedrici campi di azione. A Maso Notarianni piace sperimentare, mettersi in gioco, metterci non solo la faccia ma, quando e se possibile, metterci completamente se stesso pur di generare calore.
La domanda viene spontanea: il giornalismo è un mestiere come tanti, o un’altra cosa? Maso Notarianni ne sa qualcosa. Nell’era di internet, dove tutto corre alla velocità della luce, paradossale ma reale, il controllo delle notizie è assente, il rispetto dei lettori è scarso, il compromesso con il potere, aumenta!
Di recente, in merito al suo ultimo impegno con la campagna europea “L’Altra Europa con Tsipras” Maso Notarianni, responsabile della comunicazione Milano e Lombardia si è così espresso: “Lo straordinario lavoro che abbiamo fatto a Milano ci dice che essere riusciti a costruire una forte condivisione dell’obiettivo comune è la strada vincente. Il risultato di Milano città (6, 48) e di Milano e provincia (4, 93) – con un Pd che supera il 43% (a Milano città arriva al 45%) – dice che il modello che siamo riusciti a costruire tutti insieme è quello giusto. E che dovrà essere di esempio qualsiasi cosa succederà nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, nei prossimi mesi. Siamo stati tutti insieme, uniti, convinti davvero del “facciamo tutti un passo indietro per farne due insieme in avanti”.
Maso Notarianni è un uomo che – se guardato con gli occhi di un bambino – porta a credere che i sogni possono davvero trasformasi in realtà.