Lunedì 26 maggio 2014, nell’Aula Magna del Rettorato, Università ROMA TRE, ha avuto luogo la premiazione del concorso “Sulle vie della parità“, edizione 2013/14
Ci aspettavamo un tale successo e una così ampia partecipazione? All’inizio forse non eravamo nemmeno consapevoli di quanto impegno esigesse seguire l’imponente attività che avevamo avviato. Ma, a mano a mano che arrivavano le adesioni al concorso, sempre di più ci rendevamo conto del lavoro che occorreva nella catalogazione dei materiali, nella distribuzione alle varie commissioni giudicatrici, nella raccolta dei risultati, nella comunicazione con tutti i concorrenti; lo stesso impegno che, considerata l’affluenza, si è reso necessario per organizzare e gestire la giornata conclusiva. Ma ce l’abbiamo fatta!
Lunedì 26 maggio 2014, nell’Aula Magna del Rettorato, Università ROMA TRE, dalle ore 11.00 alle 15.00, il concorso “Sulle vie della parità“, edizione 2013/14, ha visto la sua cerimonia di premiazione.
Bandito da Toponomastica Femminile e Fnism (Federazione Nazionale Insegnanti), e rivolto a scuole di ogni ordine e grado, a centri di formazione e ad atenei, il concorso ha registrato una vasta e appassionata partecipazione di realtà provenienti da quasi tutte le regioni italiane. Finalizzato a riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società, invitava a individuare percorsi che avessero come filo conduttore presenze femminili significative del territorio, per le quali proporre intitolazioni di spazi prescelti.
Il concorso era articolato in quattro sezioni: letteraria (A), digitale (B), artistica (C), grafica (D: comunicazione e design). Una giuria scelta ha valutato i lavori pervenuti e ha stabilito a chi assegnare i premi messi a disposizione dagli sponsor: libri, stampe (Comune di Roma), medaglie (Senato), targhe (Lions Licata), abbonamenti (Noi donne, L’Eco della scuola, La Nuova Ecologia), stage (Eccellenze italiane), laboratori, seminari di formazione (Forma Scienza) e corsi estivi (Be free). I migliori lavori della sezione grafica, inoltre, sono stati esposti nell’atrio.
Le adesioni al concorso, che è alla sua prima edizione, sono venute da tutta Italia, da scuole primarie all’Università, alle associazioni culturali, dal Piemonte alla Sicilia, passando per la Liguria, il Veneto, la Lombardia, la Toscana, il Lazio, l’Abruzzo, l’Umbria, la Campania, la Calabria, la Puglia; si sono associate scuole di più comuni, o più scuole dello stesso comune per un unico progetto; alcune hanno prodotto lavori per più sezioni (dalla narrativa, alla digitale, all’artistica), altre lavori per un’unica sezione.
Nettamente preferita la sezione digitale: tantissimi i lavori in power point e tantissimi i video, in cui ragazze e ragazzi, bambine e bambini, hanno raccontato tracce nascoste e storie inedite delle loro donne. Per questa ragione non è più bastata la classificazione iniziale: alle quattro sezioni previste – A, B, C, D – si sono aggiunte fasce d’età e premi speciali rivolti all’istruzione informale e ai lavori multipli (intercategoria per scuole impegnate su più tipologie; intercomunale per istituti di più comuni; innterscuola per lavori su più classi).
Il risultato di tutto questo lavoro è stata la scoperta di tante figure femminili che, pur avendo contribuito a dare spessore alla vita cu
lturale, politica del territorio, a migliorare la qualità della vita dei loro concittadini con azioni umanitarie, a diffondere i valori dell’impegno, dell’onestà, della responsabilità nel campo del lavoro, sono cadute nel’oblio, finché giovani toponomaste/i, dal fiuto sottile, hanno sollevato la polvere che le aveva ricoperte per restituirle al ricordo della cittadinanza. Sono venute fuori contesse e duchesse che hanno ben amministrato sostenendo la popolazione con riforme umanitarie, operaie attive negli scioperi e nelle rivendicazioni, staffette partigiane, scrittrici e poetesse, artiste, giornaliste, vittime di femminicidio e testimoni di giustizia, ostetriche che hanno fatto nascere intere generazioni, educatrici e maestre, benefattrici, matematiche, astronome, ambientaliste attive nella lotta alle ecomafie, una mistica e un’indomita pilota, Marylin Monroe e l’imprenditrice che ha fatto nascere i biscotti krumiri.
Racconteremo nelle prossime settimane le storie di queste donne riemerse.
Come previsto e comunicato alle scuole, l’afflusso all’interno dell’Aula del Rettorato è stato regolamentato da turni.
Sono state premiate:
7 squadre universitarie; 28 scuole superiori; 8 scuole medie inferiori; 6 scuole primarie; un circolo interculturale.
Sono intervenute alla cerimonia, mobilitando treni, aerei e pullman da tutta Italia:
più di 500 alunne e alunni, 73 docenti, 13 dirigenti e una cinquantina di genitori.
Hanno condotto la cerimonia Mauro Zennaro, docente e Consigliere regionale Aiap Lazio, e la sottoscritta, Livia Capasso, presidente della giuria e referente Toponomastica femminile per il Lazio. La giornata è iniziata con i saluti dell’ospite, Francesca Brezzi, docente all’Università Roma Tre, giurata del concorso e presidente di Gio (Osservatorio interuniversitario sulla Parità di genere) Gigliola Corduas (Presidente Fnism) e Maria Pia Ercolini (fondatrice Toponomastica femminile), alle quali si sono associate nei saluti all’affollata platea Marta Bonafoni, Consigliera per la regione Lazio, e per il Comune di Roma l’Assessora Alessandra Cattoi e la Consigliera vicepresidente della Commissione delle Elette di Roma Capitale Maria Gemma Azuni.
Prezioso il contributo della vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, che ha portato i saluti istituzionali e ha premiato, con il suo consueto calore, il secondo e il terzo turno delle scuole ospiti. Hanno consegnato i premi anche Andrea Santoro (presidente IX Municipio), Gabriella Anselmi (presidente FILDIS), l’editore Gino Iacobelli che ha donato al concorso una carrellata di libri, Laura Moschini (docente di Roma Tre), Tiziana Bartolini (direttora di Noidonne), Irene Giacobbe (Power&Gender e AFFI), Rossana Pace (fondatrice di Eccellenze italiane), Cinzia Belmonte (FormaScienza), Elisabetta Strickland (docente Uniroma 2 e presidente del relativo CUG), Giuliana Cacciapuoti (docente Università L’Orientale di Napoli e referente toponomastica femminile x la Campania), Ester Rizzo (referente siciliana di Toponomastica Femminile), Serena Dinelli (Associazione Pari o dispare e Aspettare Stanca), Matilde Lanzino (fondatrice dell’omonima fondazione intitolata alla figlia Roberta, vittima di violenza sessista), Elisabetta Galgani (La Nuova Ecologia), Oria Gargano (cooperativa Bee free), Laura Papetti e Anna Omodei (Conciliazione Plurale).
Conclusa la prima edizione del concorso, stiamo già lavorando alla seconda, che uscirà a fine estate con una nuova veste.
Chiunque voglia condividere questa esperienza e aggiungersi alla lunga fila di partner è sempre benvenuta/o!