I dizionari, fonte preziosa di informazione. Eppure anche i più conosciuti spesso creano disparità di genere nelle definizioni.
di Sabine Eck
Fuori è troppo caldo… stavolta non vi voglio affaticare con un post lungo. Ma stuzzicarvi invece nel cervello e nel cuore, sì!
Vi piacciono i Dizionari!? Roba da scuole medie, mi direte 🙂 A me fin da bambina piacevano moltissimo; oggi amo soprattutto quelli di etimologia; il mio preferito è l’Ottorino Pianiggiani (che esiste anche online in una bellissima versione vintage). Ho anche una spietata passione per i sinonimi e i contrari; servono ad allargare il proprio orizzonte linguistico, e non solo, come vedrete. Alcuni giorni fa ho fatto un gioco che ripeto ogni tanto. Cerco, in un sito o nell’altro, quasi sempre le stesse parole: 1) uomo 2) donna Facile con internet: basta un click!
Questa volta l’ho provato con il Dizionario Treccani online, e devo dire che il risultato mi ha sconvolto non poco, visto che si tratta dell’Enciclopedia italiana più importante. Valutate voi stessi: bastano due click. Mi sono poi chiesta chi sono gli autori di questi due testi. Quando hanno redatto questo elenco di “sinonimi” hanno immaginato le loro donne, figlie, madri, zie, sorelle, compagne di scuola e di lavoro, la fruttivendola, la postina, le dottoresse negli ospedali… l’elenco completo potrebbe fare il giro della terra, lo lascio immaginare a chi legge.
Per ora non voglio fare altri commenti, ma mi piacerebbe moltissimo sentire le vostre considerazioni. Magari ne esce una discussione fruttuosa.
donna: http://www.treccani.it/vocabolario/donna_(Sinonimi-e-Contrari)/
uomo: http://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/uomo/Sinonimi-e-Contrari/
“Cerco di osservare ciò che ho sempre sotto gli occhi: il giardino di casa, la strada. E tutto mi sorprende”. Johann Wolfgang von Goethe
“Le forze eruttate dalla psiche collettiva portano confusione e cecità mentale”. C.G. Jung
“Tutto ciò che degli altri ci irrita può portare alla comprensione di noi stessi” C.G. Jung
Per chi non avesse ancora visto il filmato integrale (dura ca 24 minuti) di Lorella Zanardo “Il corpo delle donne”: obbligatorio a mio avviso per tutti.
3 commenti
Ecco… guardare bene vicino a noi… questo tuo articolo mi ha quasi, anzi.. il quasi lo levo, sconvolta. È peggio di un articolo ingiurioso, sembra di stampo medioevale con tutta la litania dei sinonimi di “donnaccia”. A tal proposito omaccio ha tutto un altro significato. Forse dovremmo cominciare dalle nostre stanze. Non riuscendovi con gli adulti almeno iniziare un nuovo percorso con i piccoli. Io provo, ma spesso mi accorgo che la società non aiuta. E a quanto pare, nemmeno il vocabolario. Una petizione? Meriterebbe una denuncia se volessimo essere fiscali.
Ciao Alessandra, in molti erano “sconvolti” e in molti mi hanno scritto in privato.
Ho fatto la segnalazione alla Treccani; lo scambio di tutte le mail con la loro redazione si trova sul mio blog in “appendice” all’articolo come AGGIORNAMENTO… merita essere letto.
Comunque sono d’accordo: dobbiamo lavorare sulle “proprie stanze”.
Una petizione? forse… oppure mandare ognuno la propria indignazione direttamente alla Treccani; tante voci, tante visioni, tanti spunti 🙂
Ho letto tutto … appena sono al pc rispondo …