Catena Fiorello, l’ultimo libro “Un Padre e’ un padre” e la necessita’ di reperire altri parenti….
Ebbene si, fatevene una ragione conduttrici mielose di talk show o di programmi da buco della serratura che vorreste. Catena Fiorello solo come voce narrate della vita di suoi familiari ingombranti.
Catena scrive, scrive libri ma non solo scrive..rendetevene conto…”e’ ” una scrittrice.
Incredibile vero? Puo’ dire qualcosa, raccontare qualcosa e in maniera magistrale. Usare parole che scorrono come carezze sull’anima di chi legge, usare parole che entrano nel cuore di chi legge .
E’ al suo quarto libro Catena, questo “Un padre e’ un padre” che ho appena finito e riesco a malapena a chiudere dopo l’emozione delle ultime pagine.
E’ una indagine pacata, lucida ma profondamente sentita sui sentimenti, i rapporti di ognuno di noi con la Vita, le cose che accadono. Le interpretazioni che ne diamo. E’ far scorrere lo sguardo su quello che viviamo e poi, invece sulle sorprese infinite che alla fine la stessa Vita, inevitabilemente, ci da’ da sola .
C’e’ Paola, la protagonista poco piu’ che ventenne, alle prese con se stessa e il mondo di persone e di rapporti che la circondano. Rapporti complicatissimi, come appaiono a molti di noi spesso quelli con i tanti che amiamo o non sopportiamo nel nostro quotidiano.
Rapporti invece semplicissimi, se poi analizzati, e vissuti alla luce del semplice “sentimento”, della visione di un vivere piu’ diretto…piu’ chiaro.
Ad un certo punto della storia Paola dira’, semplicemente: “Ho aperto le finestre, ed e’ entrato il sole”.
Il sole, l’energia semplice, calda..quella che da’ luce e illumina nonostante il buio in cui a volte ci nascondiamo.
Bello, quindi, questo “Un padre e’ un padre ” di Catena Fiorello.
Bello lo sfondo di una Sicilia assolata e piena di vento e di una Milano finale solo apparentemente plumbea.
Bella la presenza di personaggi che non sono comparse nella vita di Paola ma storie a se’ di una umanità altrettanto alle prese con la sofferenza fra quello che appare e quello che vorremmo fosse.
Insomma, Catena cresce ad ogni prova letteraria, ci emoziona, commuove e fa pensare…
Ci fa battere il cuore, guardare allo specchio attraverso le sue parole, ci fa scoprire che a volte l’odio, la sofferenza” ci fa sospendere la nostra sanita’ mentale”..ci fa perdere tempo..” Tempo in cui potevamo mangiare pane caldo su una rozza tavola , con gli amici, scolarci una bottiglia di vino, lasciarci andare fra le braccia di un amante focoso, o abbandonarci alle piccole e dolci minuzie di tutti i giorni” ..
Catena ci fa pensare all’Amore come ad un “sospiro della natura,ma anche uno scossone; per tutto cio’ che non sappiamo spiegarci e chiamiamo divino con tutta la fede“..ci dice che ” lo troviamo nell’orma di un cane o nell’odore di una casa. Nei nascondigli di bambini felici. E’ un fiocco candido che cade dal cielo e si scioglie fra le mani ma che, inspiegabilmente, si riforma in un altro”.
Insomma Catena scrive di noi, delle nostre fragilita’, delle nostre paure, delle nostre vite filtrando il tutto attraverso l’analisi del suo cuore, della sua intelligenza, della sua energia.
Allora…conduttrici e conduttori tv e in radio in cerca di scoop solo sui suoi fratelli da piccoli, sui gusti del loro vestiti o sulle loro marachelle infantili….datevi pace.
Trovate una parente lontanissima o una improbabile cugina in vena di notorieta’…
Qui c’e’ Catena ormai.Lo spazio e’ suo, la luce e’ su di lei e, le parole, quelle bellissime che lei riesce ad infilare una dietro l’altra tenendoci per mano fino all’ultima pagina sono solo per lei ora.
Non c’e’ storia.
Fatevene una ragione.. si parla di lei,ora.
Il 2 agosto presentazione in Versiliana alle 17,30 al Caffe e a Massa alle 21
Leggi anche di Milene Mucci: https://www.dols.it/2014/06/29/frida-un-amore-incomprensibile/