Il 14 Giugno 2014 è stata presentata a Roma la ricerca AIED su ” GLI ADOLESCENTI OGGI”
I dati raccolti sono stati comparati con quelli di una indagine analoga realizzata dall’AIED nel 1986 e hanno consentito quindi di comprendere meglio come si siano modificati i comportamenti e le aspirazioni dei ragazzi negli ulltimi 28 anni.
L’elaborazione dei dati del sondaggio è stata curata dal Dr Roberto Ricci (Easy&Faster srl) e da Carla Rossi, professore ordinario dell’Università di Tor Vergata, che in particolare ha analizzato la sezione dedicata al consumo di droghe, rilevando come il “poli-uso” di sostanze sia una abitudine piuttosto diffusa tra i ragazzi.
I cambiamenti più evidenti riscontrati in questi 28 anni riguardano:
1) l’aumento del numero di adolescenti che non si ritrovano in alcuna religione;
2) la diminuzione degli adolescenti che lavorano;
3) la percezione dei rapporti in famiglia, in particolare con padre e madre, che è migliorata, mentre la percezione della libertà concessa è solo leggermente migliorata; diminuendo il lavoro la famiglia come fonte di sostegno economico aumenta il suo ruolo diventando un sostegno non solo economico, anche perché aumenta sensibilmente la percentuale di adolescenti che hanno rapporti sessuali in casa;
4) la minore rilevanza di un sentimento di solitudine, soprattutto per i maschi, che si sentono meno soli rispetto al 1986 (30-35%), mentre la percentuale per le femmine rimane inalterata intorno al 60%; le motivazioni di questo sentirsi soli sono molto interessanti;
5) le informazioni sulle trasformazioni del proprio corpo, che provengono prevalentemente dalla madre per le ragazze, mentre per i ragazzi assumono importanza anche fonti di informazioni esterne, come scuola, amici e internet. Inoltre, i genitori vengono surclassati per le informazioni sulla sessualità – ancora di più quando si parla di contraccettivi;
6) il raddoppio della percentuale di rapporti sentimentali stabili e il fatto che nei rapporti i giovani sono molto più esigenti in termini di fiducia e comprensione reciproca;
7) le femmine rispetto al sesso sono più emancipate rispetto a 30 anni fa: hanno rapporti sessuali prima e più dei loro coetanei, hanno meno sensi di colpa e si lasciano sempre meno andare per “insistenza del partner”;
8 ) l’aumento dell’uso dei contraccettivi e di condizioni di sicurezza dei rapporti sessuali, che come già detto spesso si svolgono nella casa dei genitori.
In generale la ricerca ci restituisce un dato di “normalità” dei nostri ragazzi, che vivono con consapevolezza dentro e fuori la famiglia. Il problema è che esistono le code della distribuzione dei casi con devianze pericolose, che vanno monitorate nella loro evoluzione per capire come rispondere alle difficoltà degli adolescenti.
La ricerca è stata commentata in una tavola rotonda moderata dalla saggista e giornalista Chiara Valentini. La Dr. Luciana Saccone del Dipartimento per le politiche della famiglia, ha espresso interesse per l’istituzione di un osservatorio permanente sugli adolescenti attraverso il coinvolgimento dell’AIED e dei consultori, a cui restituire centralità.
La Dr. Emanuela Colasante del CNR ha presentato la ricerca europea ESPAD sul comportamento degli adolescenti mettendo in evidenza il tipo di devianze più diffuse, come il bindge drinking, l’uso di psicofarmaci senza prescrizione medica e di droghe in genere.
Concludendo i lavori del convegno, il Presidente dell’AIED Puiatti ha sottolineato come sia urgente e necessaria l’educazione sessuale e sentimentale nelle scuole, anche come strumento per rispondere al senso di solitudine dei ragazzi.