CODICE ROSA per chi è vittima di violenze.
Il progetto del Soroptimist International Italia per la diffusione negli ospedali italiani.
Il 16% delle persone che arrivano nei Pronto Soccorsi italiani è vittima di violenze domestiche. Per arginare questo fenomeno che coinvolge donne, anziani, ma anche minori o immigrati, è stato creato il Codice Rosa che permette di curare non solo i traumi e le ferite evidenti, ma anche disagi e malesseri psicologici legati a quei segni di cui spesso non si forniscono motivi validi e che possono nascondere episodi di violenza o momenti di fragilità ed abusi.
Questo nuovo codice d’urgenza, che si unisce a quelli già normalmente in uso a livello internazionale, è stato sperimentato per la prima volta nel 2009 a Grosseto grazie alla collaborazione tra la locale ASL, magistrati e forze dell’ordine, e poi è diventato subito operativo in Toscana a partire dal 2010 permettendo di creare una rete di aiuto per chi è vittima di violenza e da solo non sa come difendersi.
L’idea ha una grande utilità pratica ed ha bisogno adesso di essere diffusa e sopratutto conosciuta. Per questo l’associazione di promozione sociale e volontariato Soroptimist International Italia (www.soroptimist.it) sta realizzando numerose iniziative per diffondere l’adozione di procedure condivise e del protocollo del Codice Rosa nelle varie regioni italiane dove le strutture ospedaliere a loro volta preparano gli operatori per questo tipo di interventi.
Attraverso i propri clubs presenti sul territorio italiano e grazie alla propria rete all’estero, il Soroptimist organizza iniziative, service, incontri e dibattiti per richiamare l’attenzione della pubblica opinione. E proprio grazie alla cooperazione internazionale il Codice Rosa è approdato in Messico, Repubblica Dominicana e Haiti.
Il progetto Soroptimist sarà al centro del convegno organizzato per il 13 settembre 2014 a Viareggio dal titolo “Codice Rosa. Il Magico effetto domino” presso il Centro Congressi Principe di Piemonte in Viale Marconi 130, al quale prenderà parte anche la Ministra Beatrice Lorenzin, molto interessata ad approfondire e diffonderne l’uso negli ospedali italiani (info sulla pagina Facebook di Soroptimist International Italia)