Nausea e vomito sono disturbi frequenti nel primo trimestre di gravidanza. Omotossicologia, Medicina Tradizionale Cinese e Massofisioterapia possono rappresentare un efficace approccio a questa sintomatologia debilitante.
di M.Frateschi, L.Maggiulli, F. Muccio
Terapie alternative nella Iperemesi gravidica
Più della metà delle donne, specialmente nella prima gravidanza, hanno sofferto in maniera variabile di questa sintomatologia. La nausea, di frequente mattutina, imprevedibile e con insorgenza anche alla sola visione o odore dei cibi più amati, sembra colpire 80% delle gravide mentre il vomito è presente nel 60% circa dei casi (emesi gravidica).
Nessuna paura, può iniziare presto appena avete gioito per il test di gravidanza ma, fortunatamente, è raro che persista oltre la fine del primo trimestre di gravidanza.
Spesso fastidiosa, qualche volta molto, la sintomatologia non deve creare preoccupazioni per la propria salute né per il bambino e bisogna considerarla un fenomeno fisiologico di “benvenuto” in gravidanza.
Stiamo ovviamente parlando di disturbi tali da non compromettere lo stato generale.
Solo in caso di perdita di peso, alterazione del metabolismo ed elettroliti con presenza di chetoni nelle urine e un quadro sovrapponibile a quello osservato nei casi di malnutrizione e disidratazione, è necessaria l’ospedalizzazione con un trattamento parenterale di soluzioni glucosate e polisaline. Questa patologia (iperemesi gravidica) è comunque rara e si manifesta nel 0,5-1% delle gravide.
Nelle forme lievi, possono essere sufficienti alcuni accorgimenti come frazionare l’alimentazione in numerosi piccoli pasti distribuiti nella giornata e prediligere alimenti secchi (cracker, pane, fette biscottate) evitando cibi grassi e bevande con caffeina (caffè e te). È necessario però bere a parte, fra uno spuntino e l’altro, per evitare la disidratazione e l’acidosi specialmente in caso di vomito frequente.
Nella terapia farmacologica, alcuni antistaminici sono considerati farmaci di prima scelta e sicuri ma anche le terapie complementari possono avere la stessa efficacia. Le apposite bende per i polsi, per esempio, agendo secondo il principio della digitopressione e specialmente l’agopuntura, riequilibrando le energie, frequentemente sono sufficienti a fare regredire la sintomatologia.
Anche nella terapia omotossicologica (branca della omeopatia) alcuni farmaci possono essere utilizzati con tranquillità:
Apomorphin Heel (10 gocce o 1supposta da tre a piu volte al giorno). Sintomatico nella nausea e il vomito.
Nux Vomica – Homaccord (10 gocce per 3 volte al giorno o 1 fiala intramuscolo al giorno nelle fasi acute o due, tre volte la settimana). È un farmaco di elezione nei disordini funzionali del tratto gastroenterico specialmente con componente psicosomatica.
Nux Vomica-Heel (una compressa sub linguale per tre volte al giorno). Indicato per gastriti e pirosi.
Sarà poi il medico di fiducia a stabilire la terapia più idonea al vostro caso associando anche eventualmente complessi multi vitaminici.
Dr. Marzia Frateschi
Spec.Ginecologia-Ostetricia
Omotossicologica
Iperemesi gravidica e Medicina Tradizionale Cinese
Secondo La MTC (Medicina Tradizionale Cinese) sintomi digestivi quali nausea e vomito sono dovuti ad un flusso controcorrente del Qi,“Qi Ni”, che in condizioni normali dovrebbe scendere verso il basso e che invece, per una condizione di ristagno e di pienezza, si trova bloccato e risale verso l’alto.
Nel caso della gravidanza la presenza dell’embrione nella pelvi rappresenta una forma “fisiologica” di ristagno di Qi: la nausea e occasionalmente il vomito sono quindi sintomi comuni e naturali.
Man mano che l’embrione diventa feto (periodo che corrisponde al passaggio tra il primo e il secondo trimestre e alla formazione della placenta) aumenta anche il consumo di Qi dell’embrione stesso, il fenomeno del controcorrente diminuisce, nausea e vomito regrediscono spontaneamente.
Alcune circostanze possono aggravare il vomito gravidico facendo sì che duri molto più a lungo e che diventi spesso incoercibile:
– condizioni di malnutrizione (sia per quantità che per qualità), fattori costituzionali e lavoro fisico o mentale eccessivo determinano un vuoto di Qi ed un indebolimento del Sangue che favoriscono il perdurare dell’inversione controcorrente del fisiologico flusso del Qi;
– un disturbo della sfera affettiva /emotiva (collera, rimuginazione, paura…) lede lo “shen”, cioè l’anima psichica che risiede negli organi, creando uno stato di vuoto, di calore (che a sua volta produce un consumo) od un ristagno di Qi.
È indispensabile trattare innanzitutto il sintomo vomito (l’esterno, “biao”) perché il suo perdurare crea un circolo vizioso, interferisce con una corretta nutrizione aggravando lo stato di vuoto di Qi e quindi anche gli stessi disturbi della sfera mentale/emozionale.
A questo scopo vengono utilizzati in agopuntura dei punti che regolano la funzione dello stomaco e che , “abbassando il qi di stomaco” sono molto efficaci per correggere il qi controcorrente e quindi il vomito.
È comunque necessario trattare anche la causa, la radice (l’interno, “ben”) riequilibrando e nutrendo il Qi della donna e calmando lo Shen.
Per questo utilizzeremo dei punti di tonificazione dello yin dell’organismo (l’aspetto più profondo, più sostanziale), dei punti in grado di far circolare il qi muovendo moderatamente i ristagni e rinfrescando il sangue, questi ultimi particolarmente attivi anche sull’aspetto mentale/emozionale.
Poiché la gravidanza è un “ristagno” fisiologico (e prezioso) eviteremo di utilizzare punti che facciano circolare in modo potente o abbassino il Qi in maniera troppo violenta o che agiscano con troppa forza sull’equilibrio Qi /Sangue della pelvi.
Le ricette fitoterapiche della MTC per regolare il Qi di Stomaco e sottomettere il Qi ribelle prevedono spesso preparazioni complesse (decotti o pillole di miscele di erbe ben dosate tra loro) che perciò devono essere prescritte dal medico e preparate da un farmacista specializzato ed esperto.
Tuttavia ci sono rimedi più maneggevoli comunemente utilizzati nelle preparazioni domestiche .
Di questi il più noto è senz’altro il succo di zenzero fresco (rhizoma Zingiberis recens) che può facilmente essere reperito presso i nostri negozi e supermercati ed è ottenuto spremendo (si può utilizzare lo strumento usato per schiacciare l’aglio) un pezzetto di radice fresca di zenzero (non candita, non secca, non polvere) al quale sia stata asportata la buccia; questo succo può essere aggiunto ad alimenti di natura neutra e dolce e di temperatura tiepida (riso, minestre di verdura quali carote, finocchi, verdure a foglia verde, pollo) oppure al the nero (Folium Camelliae sinensis) con l’aggiunta di zucchero di canna o meglio, più difficile da reperire e più pregiato, al the bianco “Bai Mu Dan” .
Un’altra bevanda che può essere facilmente preparata a casa è un’infusione di buccia di mandarino (Pericarpium Citri Reticulatae, ovviamente non trattata con prodotti chimici) da bere tiepida e leggermente zuccherata con zucchero di canna.
Un altro prodotto che può essere mangiato in gravidanza (3-5 frutti al giorno) per contrastare la nausea ed il vomito è il Fructus Ziziphi Jujubae (giuggiola): si trova facilmente presso i negozi cinesi di alimentari ma bisogna fare molta attenzione alla confezione ed alla data di scadenza.
Per concludere la MTC può essere di grande beneficio nella terapia del vomito e della nausea in gravidanza; inoltre può rappresentare un valido contributo in quelle situazioni patologiche, come l’iperemesi gravidica, che necessitano comunque di un’attenta sorveglianza medica, di un costante monitoraggio ed eventuale correzione dello squilibrio elettrolitico e vitaminico e spesso di una valida assistenza psicologica e sociale.
Dr. Lorenza Maggiulli
Spec.Ginecologia-Ostetricia
Agopuntura
La respirazione diaframmatica, valido sussidio nella iperemesi gravidica
Nella mia esperienza, i sintomi dell’iperemesi gravidica si possono contenere e spesso risolvere con la respirazione diaframmatica e il massaggio rilassante sul collo associato alla dieta e riposo.
La respirazione diaframmatica o respirazione addominale è un importante regolatore del sistema neurovegetativo, sistema che sovraintende a tutte le attività di sopravvivenza dell’individuo non controllate dalla volontà come la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa, i movimenti intestinali, le secrezioni ghiandolari, etc. e di conseguenza, mediante un meccanismo volontario come la respirazione diaframmatica, possiamo agire indirettamente sull’intero organismo. Tutto ciò è possibile perché ciascuno di noi compie dai 12 ai 20 atti respiratori al minuto, cioè mediamente 22000 atti respiratori al giorno. Si comprende bene come la respirazione svolga un ruolo “vitale” per ognuno di noi.
Per molte donne abituate a respirare con la muscolatura apicale o muscolatura respiratoria accessoria ( scaleni e sternocleidomastoidei), situata latero- anteriormente al collo, non è così immediata la respirazione diaframmatica ma, attraverso una opportuna e semplice rieducazione respiratoria, si può riacquistare l’utilizzo di questo prezioso muscolo.
Appare chiaro come il collo venga sovraccaricato da un lavoro intenso e inadeguato che permette l’utilizzo solo della parte alta dei polmoni mentre il diaframma attraverso la sua contrazione ed abbassamento, permette l’utilizzo dell’intera cavità polmonare.
È necessario, quindi, eseguire un massaggio del collo con lo scopo di rilassare la muscolatura per poi indurre e facilitare una respirazione più bassa , fisiologica e profonda che determini un riequilibrio del sistema neurovegetativo.
Questo riequilibrio porterà a una riduzione dei sintomi di nausea e vomito favorendo un rilassamento della muscolatura liscia dello stomaco con conseguente regressione dei dolori crampiformi alla cosidetta “bocca dello stomaco”. Anche la sensazione di stanchezza e spossatezza dovuta all’impossibilità d’ingerire cibo e liquidi diminuirà fino a scomparire e la donna nei primi mesi di gravidanza, potrà sdraiarsi e riposare meglio e più profondamente senza essere più costretta a dormire in posizione semiseduta o con diversi cuscini per evitare il frequente e fastidioso reflusso gastroesofageo.
Tutto ciò migliorerà naturalmente la qualità della vita della gravida e del suo futuro nascituro.
Questa “terapia dolce”, non invasiva, può essere indicata alla comparsa dei sintomi, con incontri settimanali fino alla loro risoluzione ma sempre su parere del ginecologo curante.
Fabrizio Muccio
Massofisioterapistai