di Francesca Spadaro
Dalle Parole ai Fatti in una prospettiva di Condivisione delle Responsabilità tra i sessi
“Mi sembra che sia, finalmente, arrivato il momento di finirla con questo “slogan” delle pari opportunità, per passare ad una via di fatto, sostanziale, di CONDIVISIONE delle RESPONSABILITA’ tra i sessi”.
Questo concetto, tra quelli affermati dall’Onorevole Ida Germontani , nella seduta dell’11 marzo 2009, n. 169, veniva posto all’attenzione del Presidente e dei presenti, il disegno di legge n. 1078 , in termini semplici quanto chiari, pregni di una conoscenza linguistica e di una competenza in materia legislativa così evidente che mi faceva ben sperare per il futuro, auspicando un Parlamento fatto di persone unite dagli obiettivi di rendere l’Italia un Paese libero, ispirato ai valori democratici.
Altro punto d’onore nell’intervento della Germontani, quello di aver fatto luce sulla questione della partecipazione dell’Italia al processo normativo dell’Unione europea e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari, altra croce appesa al collo di un’Italia già segnata da molte ferite.
Risulta che l’Italia ha subìto diverse procedure d’infrazione per il mancato o ritardato recepimento delle direttive comunitarie riguardanti la materia della discriminazione tra uomo e donna e questo, mi dispiace dirlo, non rappresenta certo un fiore all’occhiello per il nostro già tanto blasonato Paese.
Ritengo fondamentale imparare a Rappresentare Noi Stesse e non aspettare sempre che “altri” lo facciano per noi, (che siamo sempre troppo impegnate in tante ALTRE incombenze…) e che dobbiamo SPRONARCI a passare in prima linea, a reagire contro le difficoltà, piuttosto che continuare a subirle, nella speranza che qualcuno ci ascolti….lassù!
Purtroppo, dalle parole non si è ancora passati ai fatti e, ad oggi lo spirito che ho colto, tra le righe, leggendo attentamente le parole dell’Onorevole Ida Germontani, non sembra aver influenzato, in tal senso, gli orientamenti del Governo nella direzione indicata, verso un terreno comune di condivisione di responsabilità.
Ed è per questo che, in questo momento catartico, auspico un’attenzione altrettanto sensibile da parte del Nuovo Governo, nonché delle lettrici e dei lettori, affinché si riesca a cogliere il richiamo ad un senso di solidarietà e di collaborazione che va oltre il significato oggi attribuito al termine “pari opportunità” e che si veste di responsabilità condivisa, il modo migliore per affrontare le difficoltà e risolvere i problemi.
Una nuova prospettiva è ciò che potrebbe invertire il senso di marcia (retro) che ha preso la Nostra Italia e ridarle fiducia, rendendola attendibile e unita, senza più discriminazioni o sopraffazioni che ne limitano il potenziale.
Non è un’utopia, se ci crediamo fino in fondo.