Pangea, un nome, un ricordo. Un’associazione che si propone di migliorare la condizione femminile nei Paesi dove le donne sono più discriminate.
In paleogeografia, Pangea è il supercontinente che si ritiene includesse tutte le terre emerse della Terra durante il Paleozoico e il primo Mesozoico. Pangea onlus si propone di ricomporre le fratellanze del mondo.
Rivolta alle donne, l’anello piu’ debole della catena sociale, Pangea si rivolge diseredati in aree sperdute del mondo. Luca Lo Presti ne è il presidente, nonchè l’ideatore. Nato a Milano nel 1963, è ex odontotecnico con la passione per i viaggi e le culture dei popoli.
A metà anni Novanta conobbe Amnesty International e il tema della violazioni dei diritti umani e poco dopo fondò il Coordinamento Sud Asia della Sezione Italiana di Amnesty e nel 2002 dette vita alla Fondazione Pangea Onlus, nella quale oltre all’incarico di presidente riveste ora anche quello di direttore dell’attività di fundraising.
Cos’è Pangea e dove opera?
Fondazione Pangea agisce all’interno delle maggiori tematiche relative ai diritti umani e delle donne, nonché alle linee di cooperazione allo sviluppo e di welfare indicate dai Paesi in cui operiamo, dalle Nazioni Unite e dall’Unione Europea.
Il nostro lavoro si basa sull’ascolto del bisogno. Attraverso consulenze, competenze tecniche e organizzative, in un dialogo e confronto partecipato, paritario e di fiducia reciproca, indirizziamo e strutturiamo le attività dei programmi di sviluppo per ottenere il massimo del miglioramento possibile per le donne, le famiglie e le comunità coinvolte nei programmi, per i partner di Pangea che usufruiscono del nostro sostegno.
Opera in Afghanistan, l’India, l’Italia. Sono questi i Paesi dove oggi lavora Fondazione Pangea. Tre Paesi completamente diversi per storia, cultura, tradizioni, sviluppo economico e sociale. E tuttavia accomunati dalla fragilità e dalla debolezza in cui si trovano a nascere e vivere le donne.
Tre Paesi che, a ben vedere, costituiscono lo specchio del mondo.
Qual’ è l a missione di Pangea?
Fare sviluppo che vuol dire trovare una risposta a una richiesta d’aiuto. Pangea infatti si occupa di migliorare la condizione femminile nei Paesi dove le donne sono più discriminate. Attraverso istruzione, formazione, educazione sanitaria e micro-credito. Perchè ognuno di noi è portatore di un mondo di pace e può dare il buon esempio. Si propone di :
– Contrastare la Discriminazione che nasce da stereotipi di genere, da tradizioni inique, da situazioni politiche e sociali instabili.
– Opporsi alla Violenza e all’Oppressione.
– Ripristinare i Diritti Umani fondamentali (cioè tutti i Diritti) a partire dalle aspirazioni, dai desideri, dalla situazione reale e quotidiana delle persone.
E questo come?
A partire dalle donne, in quanto rappresentano il più vasto numero di persone soggette a discriminazioni, violenze, povertà e processi di impoverimento nel mondo, semplicemente perché appartenenti al genere femminile.
Pangea vuole non solo “fare” ma “fare insieme” alle donne, creando percorsi efficaci di Ascolto, Fiducia reciproca, Rispetto e Parità che permettano a migliaia di persone e di famiglie di uscire da situazioni di profondo disagio, di conoscere i propri diritti, di assumere conoscenze fondamentali per poter vivere e di avviare attività che permettano indipendenza economica.
E la sua vision?
La stiamo costruendo insieme a chi ha la nostra stessa consapevolezza ed entusiasmo e stiamo aiutando chi ancora non crede quanto questa realtà potrà cambiare, a immaginarla. A entrare a far parte di un Mondo dove uomini e donne si guardano negli occhi e sognano insieme il futuro, in parità e serenità, senza zavorre e senza preconcetti.
Un Mondo dove tutti sono chiamati a partecipare, perché ognuno è importante per ciò che è e per ciò che può e vuole dare. Perché ogni essere umano vale all’infinito insieme a tutti gli altri. Perché ogni essere umano ha il diritto di essere ascoltato e di trovare la sua strada verso un futuro migliore
Un mondo libero, unito, senza confini e senza divisioni, come Pangea.
In quali paesi operate?
L’Afghanistan, l’India, l’Italia. Tre Paesi completamente diversi per storia, cultura, tradizioni, sviluppo economico e sociale. E tuttavia accomunati dalla fragilità e dalla debolezza in cui si trovano a nascere e vivere le donne.
Lavorare in questi tre Paesi ci dà l’opportunità di avere una visione a 360 gradi di quella che è la condizione della donna del mondo, di quali sono le minacce che ne limitano la libertà e la vita, del labile confine che separa progresso e regresso. Una visione che non fa altro che confermarci la nostra idea: è solo partendo dal rispetto di ogni singolo essere umano, poco importa il genere, l’orientamento sessuale, la razza, la cultura o lo status economico, si possono gettare le basi per un domani diverso da ciò che abbiamo già vissuto.
E per chi vuole partecipare attivamente, magari con donazioni?
Con volontariato, donazioni, regali solidali, l’8 per mille. Ognuno può fare la sua parte…