Tutte le volte che, correndo su uno dei treni della mia vita, vedo questa palafitta marina, mi viene in mente il diritto a un po’ di pace, negato alle donne. Lo sbilanciamento dei carichi del lavoro di cura, l’esser costrette a fare in qualunque campo “di più e meglio” di tutti, la generosità insita nell’animo e nel corpo delle donne, spesso impedisce loro di godere di attimi di pace. In quegli attimi, Virginia Woolf scriveva: io semplicemente, sogno un mondo dove alle donne non venga tolto più nulla.
Luisa Rizzitelli da Sirolo (Marche)