Un evento teatrale che è insieme un convegno, un esperimento di fundraising e un progetto sociale.
Maria Rosa Menzio, Direttrice Artistica dell’Associazione Culturale senza scopo di lucro “Teatro e Scienza” di Torino, dà voce al disagio psichico con sei racconti, messi in scena nello spettacolo “La stanza che non c’era”.
Nato dal libro dello psichiatra Gianfranco Aluffi* Famiglie che accolgono, dedicato al difficile tema dell’assistenza e della cura dei pazienti afflitti da disturbi psichici attraverso l’inserimento in famiglie disponibili all’affidamento, lo spettacolo “La stanza che non c’era” riunisce, adattandole per la scena, sei delle ventuno storie di accoglienza di malati psichiatrici in famiglie ‘normali’.
Ecco quindi, in Dymphna, l’amore proibito di un vedovo verso sua figlia, che identifica con la moglie scomparsa. Un padre diverso è invece quello di Sono solo un papà: il genitore di un ragazzo schizofrenico, attraverso l’affido in una nuova famiglia, impara ad amare di più il figlio. Ed è ancora un’esperienza di ospitalità che, in Duchessa o madamin?, trasforma un ‘pazzo tranquillo’, da ospite pagante e riempitivo delle ore di solitudine, in un vero amico, con cui condividere la passione per i gatti. Un’altra passione, quella per il ciclismo, accomuna lo sportivo di Gran premio della montagna, che durante una gara ha un incidente che lo porta alla follia, con chi lo aiuta, offrendogli un lavoro in fabbrica e rallegrandolo con un poster di Eddy Merckx. È una storia di amicizia anche quella di Anna è matta, la cui protagonista scrive all’amica di sempre parlando di un compagno immaginario e dimostrando sentimenti di cura e di affetto. Infine, Graziella delle mele, una ‘pazza’ che gira con un pesciolino ed un gatto, che, una volta accolta in una famiglia, riesce a “calmare le rapide nei suoi pensieri”.
“La stanza che non c’era” è un evento teatrale con recital, acrobazie e videoproiezioni, curato dall’Associazione Culturale Teatro e Scienza di Torino insieme allo I.E.S.A. (Inserimento Eterofamiliare Supportato di Adulti Sofferenti di disturbi psichici), alla Scuola Holden, all’ASL Torino 3 e al Gruppo Abele (editore del libro di Aluffi). Nello stesso tempo, è un un convegno specialistico − che si terrà il 10 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale − e già oggi un’iniziativa di raccolta fondi: dal sito https://www.produzionidalbasso.com/project/la-stanza-che-non-cera/ basta cliccare su Prenota per riservarsi una o più quote a scelta tra le centinaia disponibili e contribuire all’organizzazione dello spettacolo.
*Responsabile e Coordinatore del Servizio IESA presso il Dipartimento Interaziendale Salute Mentale e Patologie delle Dipendenze dell’ASL TO3 – AOU San Luigi Gonzaga – Università degli Studi di Torino, Facoltà di Medicina e Chirurgia; Vice Presidente del Groupe de Recherche Européen en Placement Familial (Bruxelles).