Il corso si prefigge di sviluppare la riflessione consapevole sulla relazione tra lingua e identità con riferimento al genere.
Le ricadute pratiche riguardano la capacità di applicare le conoscenze per mettere in atto strategie comunicative che facciano emergere la presenza delle donne in tutti gli ambiti dell’interazione sociale e del discorso culturale.
Ciascuna unità didattica tratterà un aspetto importante dell’interazione tra lingua e società con riferimento al genere. L’intento è di sollevare questioni non ancora completamente affrontate in Italia e allo stesso tempo offrire una competenza linguistica di base per affrontare temi che sono spesso oggetto di discussione in ambito sociologico, psicologico, o politico.
Nella prima settimana affronteremo innanzitutto l’interazione strettamente intrecciata tra natura biologica e natura culturale sia del linguaggio sia del genere. Nella seconda settimana vedremo più da vicino alcuni aspetti formali e sociali del linguaggio che interagiscono nella costruzione di identità culturale. Nella terza settimana vedremo come nelle questioni linguistiche la forma ha una ricaduta diretta nel significato e come questa stretta corrispondenza si riverbera nella possibilità di far emergere la presenza delle donne nel discorso culturale. La quarta settimana si sofferma ad analizzare questioni pratiche di “grammatica di genere”, proponendo soluzioni, risolvendo incertezze linguistiche e motivando forme consigliate e sconsigliate. Nella quinta settimana parleremo di nomi comuni e nomi propri, della trasmissione del cognome, e dell’attribuzione dei nomi ai luoghi delle città.
Inizio e termine del corso: dal 5 ottobre al 16 novembre 2015
Impegno settimanale suggerito: 5 settimane, 5 ore a settimana circa.
A chi si rivolge? A tutti i potenziali interessati.
Sono previsti dei prerequisiti? Non sono previsti particolari prerequisiti.
Come è articolato? Il corso è articolato in 5 unità didattiche.
Come si verifica l’apprendimento? Tramite un test consistente in 10 domande a scelta multipla al termine di ciascuna unità didattica. Il certificato di frequenza è rilasciato rispondendo correttamente ad almeno 7 domande su 10 di ciascun test (il test prevede tre tentativi di risposta).
Descrizione delle 5 Unità didattiche
Prima Unità: Le parole contano
Inizieremo il nostro percorso osservando l’interazione stretta tra natura biologica e natura sociale e culturale sia del linguaggio sia del genere. L’obiettivo teorico di questa settimana è impostare una riflessione consapevole sull’apporto semantico del genere grammaticale all’interpretazione dei nomi che fanno riferimento a persona, e come un uso del cosiddetto maschile non marcato porti alla scomparsa delle donne nella cultura italiana. I due obiettivi pratici riguardano il riconoscimento dei contesti in cui il maschile ambiguamente inclusivo ed esclusivo può oscurare la presenza delle donne e le tecniche per superare questo tipo di difficoltà.
Seconda Unità: Simmetrie di forma asimmetrie di uso
Questa Unità didattica introduce ai principali meccanismi linguistici di formazione delle parole: Flessione, derivazione, mozione e composizione. Dopo aver acquisito alcuni semplici strumenti teorici, potremo applicare la nostra metacompetenza linguistica ai nomi di ruolo e alla loro declinazione di genere.
Terza Unità: Dire donna senza danno
Dato che proponiamo un’azione che provochi un mutamento nell’uso della lingua, vale la pena riflettere sulla legittimità e sulla attuabilità del cambiamento di uso linguistico. Vedremo che il mutamento linguistico avviene naturalmente in tutte le lingue vive anche su spinte di tipo politico e culturale. Il nostro obiettivo pratico sarà invece quello di familiarizzare ulteriormente con le raccomandazioni di Alma Sabatini e con le linee guida di Cecilia Robustelli.
Quarta Unità: Comprendere le resistenze
Finora abbiamo visto come è facile adottare un uso della lingua rispettoso del genere femminile. Sappiamo però che ci sono molte difficoltà di attuazione. In questa settimana cerchiamo di capire le ragioni delle resistenze per trovare soluzioni e punti di convergenza condivisi, dato che il mutamento linguistico può aver luogo solo se largamente condiviso.
Quinta Unità: Dalla teoria alla pratica
Questa unità didattica è di tipo pratico. Dopo aver acquisito metacompetenza linguistica sulla morfologia del genere in italiano, dopo aver preso in esame le ragioni delle resistenze ad applicare la declinazione al femminile in molti contesti, proviamo ad affrontare a grandi linee i diversi ambiti di applicazione: istruzione ed editoria scolastica, relazioni con il pubblico, atti amministrativi.
Iscrizione al corso: http://ok.unive.it/course/view.php?id=13