Negoziare nuove pratiche sessuali fa parte della comunicazione di ogni coppia. Il gioco è un’esigenza naturale per taluni, per altri una pericolosa condizione da evitare.
Come si reagisce quando il partner vuole provare qualcosa di nuovo?
La risposta immediata spesso non c’è, la novità va esaminata prima dentro se stessi, come la capacità di mettersi in gioco. E’ preferibile concentrarsi sulla domanda, e indagare sulla qualità della comunicazione sessuale con il partner. Ti senti a tuo agio ad esprimere i tuoi desideri, le tue affinità, e le diversità di opinioni? Sei aperto, semplice e fluido, ti senti teso, fino a che punto ti senti in un gioco di potere quando parli con il tuo partner?
Irene, 34, mi dice: “Sono stata con il mio ragazzo per un anno. Abbiamo avuto una buona sessualità insieme, provato diverse cose, ora vuole provare i giochi di ruolo in camera da letto, e io non vorrei arrivare a fare queste cose particolari. Non lo giudico, ma mi sento infastidita dall’argomento. Mi sento come se lui pensi che io sono una persona bloccata, non riesco proprio a sforzarmi di essere più aperta ”
Ricevo frequentemente domande da parte di pazienti, il cui partner vuole qualcosa di nuovo in campo sessuale, che non si sentono di accettare la proposta. Può trattarsi di una particolare pratica, una discrepanza nel desiderio, o di una negoziazione dei confini della vita di coppia a due. La comunicazione sessuale è molto importante, alcune coppie sembrano sapere come gestirla.
Chiedo ad Irene se il suo compagno sta suggerendo, chiedendo, o insiste sull’argomento? E se lei si sente in grado di prendere in considerazione la sua richiesta liberamente? In che misura si sente influenzata nella scelta dall’ opinione che lui si farebbe di lei dopo la sua risposta? Se lei è preoccupata della reazione del partner, farebbe una scelta forzata? Si sente intimidita e avverte di perdere la fiducia in se stessa. Il “fastidio” di Irene potrebbe anche porre fine a un dialogo ancor prima di iniziarlo? La risposta di Irene sarebbe immediatamente negativa, prima di aver esaminato la richiesta con calma. E’ preferibile chiudere le proprie fantasie in un cassetto, se la domanda genera ansia, paura, reazioni automatiche? E’ possibile chiedere quello che si desidera in camera da letto?
Si tratta di una proposta:” Insieme o,… mi lasci da solo?”
Lei è libera di dire di no, se rifiutasse sarebbe interessante riconoscere la delusione di lui. Inoltre, lui ha bisogno di sapere se lei è possibilista nell’accettare la proposta e tuttavia mantenere la propria posizione di diniego a farlo, lasciandolo in sospeso. Sono svariati i quesiti che si aprono e le possibili risposte: mi chiedo se, ad un anno dall’inizio del rapporto, è possibile confidarsi,fino al punto di osare una proposta di novità sessuali senza la paura del disagio del partner? Ho ascoltato molti uomini nel corso degli anni e, vi dirò che, quando una donna è disinteressata o dispiaciuta per l’apertura a nuovi giochi sessuali, è un vero e proprio atto di chiusura del rapporto.
A volte, è bene provare qualcosa fuori della zona delle sicurezze ordinarie. Potrebbe essere divertente sperimentare un gioco a due per una sola volta. La novità spaventa e Irene mi dice che non le piace provare “cose impensabili”. La proposta del partner è paragonabile ad un fulmine che si scarica su di lei, come un allarme da disinnescare immediatamente! Qualcosa ha sentito o letto su “questi giochi”. Irene può permettersi di essere curiosa di sapere, semplicemente conoscere la tecnica, perché espandendo il suo repertorio in questo modo è aperta senza limiti e paure; quando si sentirà pronta potrà viverlo nella sua camera da letto. In fondo il gioco ha le sue regole, prima tra tutte quella di saper stare al gioco.
Per non cedere alle lusinghe del gioco, spesso non ci si siede a nessun tavolo e si rimane a lungo senza giocare.
Ritornando alla risposta da dare al partner Irene va guidata: invece di fissarsi su fare o non fare, poteva spiegare al suo uomo perché non vuole farlo in quel momento. Avrebbe potuto prendere tempo per avvicinarsi gradualmente all’idea del gioco di ruolo? Potrebbero parlare insieme su ciò che si cerca in un gioco di ruolo. In alternativa ad una risposta negativa, cosa accadrebbe se non portassero mai questa novità nel loro rapporto?
La cosa importante in ogni comunicazione sessuale è stare lontano dalla pressione della richiesta , e invece è molto costruttivo impegnarsi in un’esplorazione congiunta: se sì, perché sì; e se no, perché no. La camera da letto diventa uno spazio sempre più ampio per riconoscersi e un luogo sicuro per essere aperti e curiosi. La curiosità vissuta nella complicità della coppia sessuale allontana dalla paura delle novità, soprattutto crea la fiducia reciproca, in una altissima relazione di intimità.
Maria Paola Simeone, ginecologa, sessuologo clinico, ha creato il primo servizio pubblico di sessuologia in italia, nella Asl a Bari, per la prevenzione della violenza, per accompagnare le donne nei riti di passaggio della vita dall’adolescenza alla menopausa; lavora nelle scuole per i corsi sull’affettività e sessualità e per la consapevolezza nella comunicazione virtuale; si occupa di adolescenza, menopausa, problemi di coppia, di identità di genere, di dolore pelvico.
E’ membro della FISS (Federazione di sessuologia) e dell’EFS (Società Europea di Sessuologia) e dell’ESSM (Società di Sexual Medicine).
Partecipa ai convegni internazionali e alla ricerca in ginecologia e sessuologia. Autrice del libro ”l‘intimità perduta, oltre la sessualità alla ricerca dell’eros” Europa edizioni