di Diomira Pizzamiglio
La speranza per milioni di persone è nella ricerca
BRAVE DREAM DEL PROF. ZAMBONI
Ci sono storie che fanno sognare e ci sono sogni che diventano una storia bella da raccontare, da leggere, come il libro Sogni Coraggiosi di Marco Marozzi, giornalista del La Repubblica (edito da Mondadori, 336 p.,18 euro)
Un storia bella e intrigante che grazie all’abile penna del giornalista de La Repubblica esce dal tam tam mediatico di internet per approdare il 9 novembre scorso in libreria e fra le mani della gente.
Marco Marozzi dal 2009 sente parlare da amici malati di Sclerosi Multipla di un certo Professore di Ferrara e della sua cura, si incuriosisce, all’inizio è un po’ scettico, fa ricerche, viaggia e alla fine la storia lo prende ed inizia a scriverla.
Sogni coraggiosi è la storia affascinante e a tratti controversa di una grande scoperta scientifica e dell’esperienza umana e personale di un uomo che, nel tentativo di curare la moglie dalla Sclerosi Multipla scopre una nuova cura che ribalta tutto il mondo scientifico e offre una speranza a oltre 3.000.000 di malati nel mondo, 60.000 circa in Italia.
La storia inizia come un romanzo: un chirurgo vascolare all’apice della sua carriera scopre di avere una malattia neurologica rara e invalidante che non gli permetterà più di operare. La sua carriera sembra essere finita.
Sua moglie Elena si ammala di Sclerosi Multipla, un’altra patologia altamente invalidante; una tragedia!
Che ne sarà della loro famiglia e della piccola figlia ?
Peggio di così non potrebbe andare, eppure, quello che appare come un destino avverso si trasforma in un cammino verso la speranza.
Il medico riesce a gestire la sua malattia e sposta l’attenzione sulla patologia neurologica della moglie, studiandola da un altro punto di vista, quello vascolare.
Perché lui è, appunto, un chirurgo vascolare ed è la storia ad aiutarlo.
Già nel 1863 il Dr. Rindfleisch eseguendo autopsie sul cervello di malati di Sclerosi Multipla descriveva vene gonfie di sangue al centro di ogni lesione.
Un’intuizione che a quei tempi, però, fu bocciata a priori e non trovò alcun interesse scientifico nemmeno negli anni a venire, fino a che non ci rimise le mani il Prof.Zamboni.
Zamboni prova una strada diversa, studia attraverso l’ecocolordoppler decine di malati e scopre che oltre la metà di loro presentano delle anomalie alle vene del collo, dei restringimenti, delle ostruzioni.
E’ il Dicembre del 2006 quando il Prof. Zamboni fa il primo intervento di angioplastica dilatativa, dilata i vasi ristretti utilizzando un catetere con palloncino, su una giovane paziente e capisce di aver scoperto una nuova malattia, la CCSVI (Chronic Cerebro-Spinal Venous Insufficiency – Insufficienza Venosa Cronica Cerebro-Spinale) .
The Big Idea!
65 sono i malati sottoposti ad intervento alle vene giugulari, la maggior parte di loro ritroveranno una qualità di vita decisamente migliore
Il libro è un elegante intreccio fra la storia personale del Prof. Zamboni e della sua famiglia; la storia della scoperta di una nuova patologia, la CCSVI, passando attraverso gli ostacoli e le contrarietà di una certa parte del mondo scientifico e l’ elogio da parte d’altri.
Ci sono numerosissime testimonianze, un tam tam mediatico iniziato su Interne che ha percorso la penisola ed è uscito dai confini nazionali.
Sono le storie dei cosiddetti “liberati”, perché l’intervento viene definito appunto liberazione.
Sono tutte storie molto toccanti e vere ed in ognuna si percepisce come i “liberati” siano passati da una situazione di angosciante impotenza per l’aggressione di una malattia che non lascia intravedere un futuro, ad una vita che offre delle prospettive di dignitosa normalità.
Ma essere liberati costa dai 4.000 fino ai 20.000 euro perché il percorso diagnostico e il trattamento di angiplastica non sono accessibili tramite SSN e i malati sono costretti a rivolgersi a strutture private.
Ed ecco i viaggi della speranza oltre confine, perché alcuni stati esteri permettono agli ospedali di intervenire sui malati col il metodo Zamboni.
La speranza è la sperimentazione denominata Brave Dream , Sogni Coraggiosi, da cui il titolo del libro, che grazie alla regione Emilia Romagna vedrà reclutare ben 700 persone con Sclerosi Multipla.
Sarà uno studio condotto in doppio cieco ed entro il 2013/2014 si avranno i risultati definitivi dell’efficacia del trattamento.
Dr. Marozzi perché ha deciso di scrivere “questo” libro?
<<continua>>
Diomira Pizzamiglio
Sono nata a Piacenza, sul Po’… una notte di settembre del 1966, ma non ci son rimasta molto per poterne ricordare il profumo.
Vivo e lavoro nella provincia di Milano e mi piace scrivere.
La scrittura non è il mio mestiere, è la mia passione, ed è talmente intensa che ho avuto il coraggio di autopubblicare il mio primo lavoro “La Sclerata Innamorata” dal 2002 ho deciso che dovevo occuparmi attivamente di tematiche legate alla disabilità e nel 2003, anno internazionale delle persone disabilità ho iniziato a collaborare con diverse testate giornalistiche di settore come www.disabili.com, www.superando.it
Ma le nicchie mi stanno strette e così sono approdata sul blog di scrittura fellmile con la rubrica off°limits e poi è arrivato FB e l’occasione è stata ghiotta: ho fondato un gruppo a sostegno della dislessia DISLESSIA: Legge n. 170 / 8 ottobre 2010 Ho scoperto nulla può impedirmi di andare lontano e raggiungere chiunque.