Francisca Van Dunem, la prima donna di colore a ricoprire il titolo di Ministro in Portogallo
Definita competente e onesta dai colleghi, è una donna il Ministro della Giustizia portoghese
Francisca Van Dunem, attualmente, è uno dei nomi più rilevanti nella giustizia lusitana.
Nata 60 anni fa a Luanda, è la prima donna di colore a ricoprire la carica di Ministro in Portogallo. Ha lavorato come avvocato per oltre 30 anni, e, nel 2007, è stata proclamata procuratore distrettuale di Lisbona.
E’ stata definita dall’ex procuratore distrettuale di Porto, Alberto Pinto Nogueira, una persona altamente qualificata e onesta. Nogueira conosceva già l’attuale Ministro della Giustizia perché, in passato, si erano trovati a lavorare fianco a fianco.
Francisca Van Dunem fa parte di una delle più famose e influenti famiglie in Angola: i Van Dunem. Il cognome proviene da un olandese che lavorava per la corona portoghese e che si trasferì in Angola. Una volta stabilitosi nel continente africano, si legò ad una donna angolana con la quale ebbe molti figli, infatti la famiglia Van Dunem è molto numerosa.
Il ministro Van Dunem si è trasferita in Portogallo all’età di 18 anni, per poter frequentare l’Università di Giurisprudenza. E’ stata la rappresentante portoghese all’interno del Comitato europeo per i problemi della criminalità al Consiglio d’Europa.
Anche se sostiene di non essersi mai sentita discriminata sul posto di lavoro, e che la giustizia portoghese non agisca in maniera discriminante, in un’intervista del 2012 al quotidiano Público affermò che il problema del razzismo è ancora attuale in Portogallo. Sostiene, infatti, che vi sia una mancanza di approccio diretto al problema e che, per risolvere tale situazione, sia necessario investire sull’educazione. “Da sempre le espressioni usate nel quotidiano e associate a persone di colore non esprimono nulla di positivo, tutto quello che ha a che vedere con il linguaggio è negativo. Vi sono determinate espressioni che hanno origine dai tempi della schiavitù, ma altre no”, affermò il Ministro della Giustizia.
I figli dell’attuale ministro sono stati spesso vittima di discriminazioni razziali, ma la madre ha sempre consigliato loro di non reagire con la violenza a tali discriminazioni.
Un altro passo avanti in Europa, nella politica, nelle questioni di genere e, soprattutto, nell’umanità.
Roberta Colella, Laureata in Scienze della Formazione Primaria, presso l’Università degli Studi di Cagliari nel 2013, a 23 anni decide di cambiare “direzione” e nell’Ottobre del 2015 consegue la laurea specialistica in Comunicazione e Giornalismo, presso l’Universidade de Coimbra, in Portogallo, con una tesi sugli stereotipi di genere nelle riviste di Moda e nei media. Appassionata di fotografia e di moda, ha lavorato presso la redazione di Vogue a Lisbona.
3 commenti
Non ho dubbi su questo punto: la giornalista dovrebbe seguire il corso di linguistica dell’Università Ca’ Foscari, gratuito, on-line, in 5 lezioni, modalità asincrona, con rilascio attestato (tenuto da Giuliana Giusti). Visto il grande successo riaprono il corso il 30 novembre!!!
Maria Pia, La ringrazio per il consiglio ma vorrei farLe presente che la scelta del termine “Ministro” non sminuisce né la carica ricoperta dalla persona in questione né la sua appartanenza al genere femminile. Non è stato usato nessun termine offensivo o discriminatorio. È consuetudine usare il maschile o il femminile, al giorno d’oggi, quando si parla di determinate professioni riferendosi alle donne.
Care Maria Pia e Roberta, due generazioni a confronto. Molto da imparare e anche da insegnare.
Anche io mi sono iscritta al corso di Linguistica che scade il 30e suggerirei a Roberta di iscriversi anche lei perchè è online e potrebbe apprendere qualcosa. https://www.dols.it/2015/09/25/linguaggio-ed-identita-di-genere-alla-cafoscari/
Tutti abbiamo da imparare, sempre. Ma Vorrei puntualizzare che si impara anche dalle nuove generazioni che hanno tanto da dire o quantomeno confrontarsi con oro. Maria Pia è un guru della Tonomastica Femminile e della cultura di Genere che io seguo da anni e consiglio a Roberta di seguirla anche lei. Ogni giorno imparo qualcosa dagli articoli che pubblico su dols. https://www.dols.it/category/strade-piazze-dedicati-alle-donne/
Dietro ogni donna c’è una storia che attraversa la vita.