Perfettibili ma umanamente migliorabili. Un film che sembra lo specchio della nostra società che catarticamente si assolve.
Mi incuriosiva andare a vedere “Perfetti sconosciuti”,f ilm principe al box office di questi giorni .
Ho amato, del resto, la freschezza di “Tutta colpa di Freud “di Paolo Genovese e il cast di
” Perfetti sconosciuti “ , in fondo, aveva oltre lui come regista quasi tutti gli attori italiani che amo .
Eppure, nonostante qualche genuina risata, la sensazione a titoli di coda che scorrono è stata per me estremamente deludente e decisamente molto amara.
Insomma, la trama ormai la conoscete tutti.
Cellulari a vista su una tavola di una cena fra amici e tutto quello che accade condiviso fino all’ultimo “wazzap” .
Chiunque credo si sia potuto riconoscere in molte delle situazioni . Tradimenti, bugie, scorrettezze e falsità quotidiane.
Qualcuno che si mostra da sempre come non è anche agli amici d’infanzia e tutto quello che apparentemente scorre serenamente ha, invece, poi altra dimensione nel chiuso del proprio privato.
Qualche battuta che fa sorridere ma, in sala, si tagliava col coltello la sensazione di molti li seduti di vedersi ” allo specchio”.
Si avvertiva soprattutto nelle risate smorzate dei piu’ giovani..nelle battute al volo fra loro, insomma vita reale che davvero passava allo specchio probabilmente.
Nel frattempo il film va avanti sorretto dalla bravura del cast e, poi, arriva un finale che non ti aspetti.
Ecco, questo ,soprattutto a me non è piaciuto ed ha sconcertato.
Ma, piu’ di tutto , ha fatto pensare la reazione che ho avvertito abbia provocato sui presenti in sala .
Una sorta di catartica assoluzione.
Un enorme, assolutorio respiro di sollievo che alleggeriva tutti i presenti all’ improvviso!
Non tanto un disvalore del film in sè quindi ma dell’ impatto su tantissimi che, proprio da quel finale si sono sentiti poi , alla fine , autorizzati a pensare che “tanto è cosi”.
No perbacco, per non dire altro…non” e’ cosi” per forza.
Non è normale che si sia una società di falsi, ingannatori, mentitori e piccoli imbroglioncelli. Non e’ normale.
Non è normale che non si dia più valore alla trasparenza nei sentimenti, alla lealtà verso qualcuno che si ama, al rispetto della amicizia.
Realtà di oggi, che si risolve in un “tanto siamo cosi” e amen.
No no, io mi rifiuto di pensarlo.
Titoli di coda che scorrono, decine di persone che escono dalla sala .
Penso alle centinaia di migliaia in tutta Italia che, cellulare in tasca, pensano che tutto sommato ognuno possa essere essere autorizzato ad essere un po’ falso con chi ha intorno..o peggio con chi ama.
”Tanto è così”.
Davvero a me questa cosa sgomenta.
Non siamo Perfetti sconosciuti autorizzati ad esserlo.
Siamo perfettibili , perfettibili e migliorabili esseri umani che devono recuperare il coraggio di essere sè stessi. Sempre.
Perchè è importante conoscersi e far capire chi siamo.
Non c’è piu’ il coraggio di farlo, ma anche più nessuno che ce lo insegna.
Perfettibili e migliorabili altro che perfetti sconosciuti.
Andrebbe tutto molto meglio credo
Le nostre vite personali,come il nostro Paese.
Perfettibili e migliorabili….provandoci anche se non e’ facile.
E’ meno faticoso di mentire. Alleggerisce e fa stare bene.
Anche se non ci renderà mai perfetti.
ANNO: 2016
REGIA: Paolo Genovese
ATTORI: Kasia Smutniak, Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Anna Foglietta, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo, Alba Rohrwacher