Vi festeggerò quando sorriderete a chi vi chiederà come mai siete sole e non proverete imbarazzo o mortificazione
di Lia Mintrone
Io vi festeggerò, care donne, quando la smetterete di pensare che è meglio male accompagnata che sola, quando la smetterete di intasare di prenotazioni le sale ricevimento pur non amando i vostri compagni o avendo già un amante, quando la smetterete di pensare che senza un cavalier servente accanto non siete nulla, quando vi libererete dei retaggi devastanti di una subcultura secondo cui una donna sola è come una vergogna, quando la finirete di pensare che il matrimonio sia uno status sociale e nulla più, quando la smetterete di fare figli guardando l’orologio biologico e chi c’è c’è, quando la smetterete di fare i secondi figli per salvare un matrimonio già naufragato per poi usarli nelle aule dei tribunali, quando la smetterete di tenervi le corna perché avete paura del domani.
Vi festeggerò quando sorriderete a chi vi chiederà come mai siete sole e non proverete imbarazzo o mortificazione, vi stimerò quando la smetterete di scambiare per amore le torture fisiche e psicologiche degli uomini che vi tenete accanto, quando vi permetterete di essere felici, quando la smetterete di scambiare i vostri uomini per un bancomat perché non sapete il meraviglioso brivido che si prova facendo strisciare la propria carta di credito e dirsi questo regalo me lo ha fatto la persona che più mi ama, io. Io vi festeggerò solo quando capirete che non avete bisogno di nessuno accanto per sentirvi donne ma che è bello essere in due solo se è per amore. Quando sarete libere, quando non avrete più paura di una fugace e dignitosa solitudine che è sempre più luminosa di una inutile e dannosa relazione, io vi festeggerò. E sarà il tempo della vera e profonda consapevolezza , torneranno gli amori e i figli desiderati e amati. E i matrimoni felici.
Amatevi, e io vi festeggerò. Ma oggi no, proprio no. Auguri, per la vostra rinascita