GRAN BRETAGNA: UCCISA LA LABURISTA ANTI-BREXIT JO COX: SOGNAVA UN MONDO MIGLIORE
Accoltellata e poi aggredita a colpi di pistola dal 52enne Tommy Mair (uno psicopatico con idee neonaziste subito arrestato dalle forze dell’ordine), la parlamentare laburista britannica Jo Cox non è sopravvissuta alle ferite riportate. E’ morta così, senza un movente preciso, mentre in virtù del referendum che il prossimo 23 giugno determinerà le sorti del Regno Unito stava pianificando un incontro con le autorità di Birstall, un villaggio immerso nel verde della contea di Yorkshire e Humber situato a poca distanza da Leeds, capoluogo dell’omonimo distretto metropolitano con status di city dal 1893 (la circoscrizione in cui era stata eletta nel 2015). Ma le è stata negata la possibilità.
Europeista convinta (“Un dibattito responsabile è fondamentale, ma temo che sarà un obiettivo difficile da raggiungere. Comunque resto convinta che la Gran Bretagna dovrebbe comportarsi da paese leader in Europa“, aveva commentato all’ inizio della propaganda referendaria) e apertamente schierata a favore degli immigrati (aveva abbracciato da tempo la causa umanitaria), la donna – sposata con due figli e particolarmente dedita alle cause umanitarie – si era anche distinta per il contributo fornito, nel 2008, alla campagna elettorale del presidente statunitense Barack Obama.
“Oggi è l’inizio di un nuovo capitolo delle nostre vite: più difficile, doloroso, meno gioioso e ricco di emotività“, recita un comunicato emesso dal marito Brendan, un passato da consigliere dell’ex primo ministro Gordon Brown e attualmente alla direzione dell’ong Save the Children. “L’odio non ha credo, razza o religione: è velenoso. Jo (che avrebbe compiuto 42 anni tra sei giorni, n.d.r.) credeva in un mondo migliore e per questo ha combattuto quotidianamente con un’energia e un entusiasmo che avrebbero stremato molti. Ha vissuto pienamente ogni singolo istante senza rimpianti. In una simile circostanza avrebbe espresso due soli desideri: sommergere d’amore i nostri bambini ed essere certa che la nostra lotta contro il sentimento negativo che l’ha uccisa proseguirà a oltranza“.
Non è escluso che in un contesto sociale ormai fortemente polarizzato quanto accaduto possa anche condizionare l’esito dell’imminente tornata consultiva, passibile di imprimere una direzione inedita al regno di Sua Maestà Elisabetta II. Sebbene i sostenitori dell’autonomia britannica rispetto all’Europa sembrino attualmente prevalere, tutto potrebbe ancora accadere. Nel frattempo tuttavia la propaganda elettorale è stata sospesa. “Abbiamo perso una star“, ha osservato il premier conservatore David Cameron, “Era una deputata attenta, impegnata e con un grande cuore“.