“L’amore a due passi”, ultimo libro di Catena Fiorello è il racconto di una storia d’amore in un contesto meraviglioso ma non solo.
Ho comprato il giorno stesso della sua uscita il nuovo libro di Catena Fiorello .
L’ho preso , amato fin da subito perchè conosco la passione ed il talento dell’autrice nello scrivere ma , questa volta, l’ho lasciato un po’ in sospeso senza riuscire ad iniziarlo subito.
Catena me ne aveva preannunciato l’argomento.
L’Amore come argomento, una storia d’amore ma un amore che arriva, o ritorna, in una eta’ non piu’ verdissima, un amore che nasce nella fase della Vita in cui già tante cose importanti sono state vissute in pieno , come storie e passioni che sembravano destinate ad essere uniche, scelte determinanti, basilari già fatte.
La storia di due personaggi che si incontrano e vivono lo stupore della scoperta di un nuovo sentimento , importante in questa fase particolare della vita.
Insomma,l’amore, quello fatto di complicità , condivisione, divertimento , l’amore quello bello ,quello che fa diventare anche tutt’altra cosa il sesso nell’età in cui non ci si accontenta piu’ di farlo a prescindere perche’ senza una risata complice insieme, per esempio, non basta piu’…non ha senso .
Insomma, diciamo che trovandomi nell’età in cui un po’ di sano sarcasmo e cinismo difendono dalle vicende della Vita in campo amoroso, non avevo grandissima voglia di leggere una storia romantica temendo che la scrittura sottile ed appassionata di Catena potesse minare le solide difese costruite nel tempo a baluardo di strane emozioni e velleitario ottimismo.
Ecco che, però, in una di quelle sere silenziose in cui i pensieri si affollano maggiormente e hai voglia di aprire inconsciamente la porta a qualcosa che non ammetti prendi in mano il libro dalla copertina azzurra con in bella vista il titolo “L’amore a due passi” ed inizi a leggerlo .
Inizi a leggere e non ti fermi.
Non ti fermi e vai avanti nella notte per più di cento e piu’ pagine senza accorgertene, chiedendoti nel frattempo :“Ma quanti anni ha Catena? Quante vite? Quanta capacità di entrare nell’animo umano cogliendone le piu’ sottili sfumature, paure, titubanze?”
Come fa a diventare madre attenta, figlia preoccupata, nuora distante, benestante pensionato dalla rigida corazza nostalgico della sua terra natale? Come fa a cogliere in maniera cosi giusta quel sottile senso di colpa che puo’ pervadere chi ha paura di rifarsi una vita davanti a figli lontani o dolorose situazioni pregresse ?
Come fa a cogliere cosi bene, soprattutto, la stupefacente bellezza del sentirsi folli e pronti a qualunque pazzia che proprio l’andare avanti negli anni in molti (i piu’ saggi dico io) fa crescere e premere mentre il tempo scorre e non se ne vuole piu sprecare neanche un attimo?
Beh..non so come sia possibile che accada, certo è che Catena Fiorello ci riesce.
Ci riesce in maniera attenta, delicata, ci riesce anche facendoti addentrare in una terra, il Salento,che ama e ci fa conoscere attraverso gli occhi di uno sguardo illuminato dall’affetto che prova .
Narrazione che, alla fine delle pagine, ti fa ritrovare a cercare foto dei luoghi di cui scrive perche’non puoi non vederli subito, almeno cosi.
Ti ritrovi a cercare gli ulivi antropomorfi della punta estrema dell’Italia, quelli che la leggenda narra essere dei giovanetti arroganti trasformati dalle ninfe, ti ritrovi in una Cattedrale a pregare in silenzio con Orlando e Marilena o a passeggiare con loro per le vie assolate di Lecce .
Ti ritrovi nella grande casa sul mare a Tricase dove nelle pagine finali attendi che si sveglino parte dei personaggi e senti perfino l’aroma del caffe’ che si sparge per casa la mattina.
Ecco, il cinismo che mi aveva messa in guardia all’inizio è, evidentemente, crollato miseramente
Catena lo sapeva che sarebbe accaduto, lo sa bene.
Fa parte di lei non demordere mai, non mollare mai nel far amare la Vita ,le sue Emozioni ,l’ esserci sempre e fino in fondo .
Fa parte di lei sorriderci sorniona e far dire ad Orlando, il protagonista insieme a Marilena, :”Tu sai cosa intendo. Andare a letto la sera e sentire la mancanza di un abbraccio… Alla nostra età si dà più valore ai sentimenti. Infatti ora non posso fare a meno di domandarmi: Per chi cucinavo? Per chi tenevo a posto la casa? Per chi compravo i miei vestiti? Da soli niente ha senso…”
“L’amore a due passi”, quindi, come racconto di una storia d’amore in un contesto meraviglioso ma non solo.
Riflessione profonda e sensibile sulla possibilità di ricominciare , di riaprirsi alla Vita e alle emozioni.
Riflessione sull’importanza di tornare a pensare a sè dopo aver tanto dato e a tanti.
Perchè , alla fine, se impariamo davvero ad amarci , ad ascoltarci , sorridendo a quello che abbiamo intorno, alla fine , se capita , magari lo vediamo anche questo “amore a due passi”. ..
“Magari c’e’”mi sussurra alle spalle il mio toscano , un po’ bastardo cinismo ormai irriconoscibile.
Magari c’e’….
“L’amore a due passi” di Catena Fiorello
Ed Giunti
16 e
Disponibile anche in versione ebook