Per la Confcommercio della provincia di Cremona “l’estate si tinge di rosa con un giovedì” da “vivere con musica, eventi, esibizioni sportive e tante sorprese dedicate alle donne”
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Oddio, spero che Andrea, il mio pronipotino nato da un meno di un mese – non sono bisnonna, solo pro-zia – di questa storia del rosa, simbolo per eccellenza della femminilità, non ne senta nemmeno parlare. Ha stufato, no? Ma nell’attesa, speriamo che questa sia un’estate in rosa…
Per la Confcommercio della provincia di Cremona “l’estate si tinge di rosa con un giovedì” (uno solo? ma è un rosino leggero leggero!) da “vivere con musica, eventi, esibizioni sportive e tante sorprese dedicate alle donne”.
E nel resto d’Italia?
A Citerna, borgo fra “i belli d’Italia” della Val Tiberina, lo scorso agosto si era inaugurata la prima edizione del Mese rosa, grazie alla sindaca Giuliana Falaschi e all’assessora Giulia Gragnoli. Percorso culturale partecipativo che prevedeva una sfilata in rosa, un biglietto rosa e persino una messa rosa. La locandina rosa, direi che è d’obbligo. Scelta cromatica a parte, sembra l’unica iniziativa del genere. Quest’estate gli eventi del ciclo E se le donne, iniziati a marzo, proseguono a Citerna con alcune interessanti iniziative.
Nel 2013 la Regione Puglia aveva annunciato una manifestazione itinerante, in cui “scendeva in campo per le pari opportunità” e aveva indetto le “Notti in rosa”, da non confondere con le notti rosa, ormai storici e imitatissimi eventi della riviera romagnola. Sul loro sito, quest’anno, qualche incontro con l’autrice. Meglio di niente.
Nei prati di Cortina, la rassegna una Montagna di Libri “si impegna a tenere una edizione estiva più che mai aperta al contributo delle donne”. Molte scrittrici sono state proposte dal 2009. Ma guardando gli incontri nel mese di agosto – noi che facciamo sempre un po’ i conti della serva – abbiamo trovato ben ventisette autori. Le donne sono: Gruber, Lambertini, Craveri, Schiavulli, Finck. Neanche di che farci una formazione di calcio. Ah no, c’è anche la figura di Margherita Sarfatti (1880 – 1961) proposta da Rachele Ferrario. Comunque, pochine.
A Napoli l’anno scorso si parlava di “FemmeNA alle origini della creatività, omaggio all’arte e alla creatività femminile”, calendario “ricco di appuntamenti in cui le donne saranno protagoniste in lavori e spettacoli da loro interpretati o che si ispirano alla vita di donne famose”. E quest’estate? L’unica cosa che ci sentiamo di segnalarvi è prevista per il 20 agosto, presso la Basilica Santuario del Carmine Maggiore, la premiazione del giornalismo europeo “al femminile” intitolata a Eleonora Pimentel Fonseca, iniziativa che era stata inaugurata appunto lo scorso anno. Il 17 settembre al PAN (il Palazzo delle arti di Napoli), per due serate compare la pittrice Tamara de Lempicka come amante di D’Annunzio. Alle solite. Poi “al femminile” fa il paio con “in rosa”. Ma cos’è, l’estate del 2015 non ha avuto successo?
Sagre e concerti, mercatini e fiere, la cucina magica a Campodolcino (SO), qualche spettacolo dal vivo -Cinzia Leone a Loano per esempio – e alcune scrittrici presentate fra piazzette e ombrelloni. Assessore, sindache, presidenti di commissione, andiamo, battiamo la fiacca?
Niente da fare, per qualche manciata di eventi dedicati alle donne, bisogna aspettare il prossimo marzo. Come il Festival dell’Eccellenza al Femminile (daje!) di Genova. Buone vacanze a tutte.